Il mondo che avrete è un messaggio indirizzato alle giovani generazioni. Le nuove ritualità emerse nel periodo del confinamento e della segregazione, i comportamenti che segnalano un estremo bisogno di socialità, le forme di solidarietà intergenerazionale e mutuo aiuto che hanno caratterizzato questo lungo periodo di lockdown forniscono alcuni spunti per ripartire. Non si tratta di tracciare una pista verso il futuro, solo i giovani infatti la potranno disegnare: compito delle generazioni più anziane, soprattutto quando si tratta di antropologi, è piuttosto quelle di richiamare l’attenzione sulle possibilità molteplici, sul ventaglio di forme di umanità del passato e del presente, per alimentare l’immaginario di un futuro a venire.
Marco Aime insegna Antropologia culturale all’Università di Genova. Ha condotto ricerche sulle Alpi e in Africa Occidentale (Benin, Burkina Faso, Mali). Ha pubblicato favole per ragazzi, testi di narrativa e saggi. Stefano Allovio insegna Antropologia culturale e Antropologia sociale all’Università Statale di Milano. Ha condotto ricerche etnografiche in Burundi, nella Repubblica Democratica del Congo, in Sudafrica e nelle Alpi occidentali. Adriano Favole è vicedirettore per la Ricerca presso il Dipartimento di Culture, Politica e Società e insegna Antropologia culturale e Cultura e potere all’Università di Torino. I suoi ambiti di ricerca principali sono l’antropologia politica, l’antropologia del corpo e l’antropologia del patrimonio. Francesco Remotti, professore emerito di Antropologia culturale, socio dell’Accademia delle Scienze di Torino e dell’Accademia dei Lincei, ha sviluppato riflessioni teoriche sul concetto di identità e sull’antropopoiesi. |
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