venerdì 11 novembre 2011

Incontro con Evelyn Storm, autrice di Grido d'amore

Evelyn Storm scrive articoli per la rivista online "Ginger Generation" ed in passato ha pubblicato principalmente poesie e fumetti per ragazzi. E' una Blogger, e come artista ha realizzato biglietti d'auguri e quadri messi in esposizione in bar, art-bar, cartolerie, negozi di fiori e di articoli da regalo. Il suo blog dedicato al romanzo si trova all'indirizzo http://gridodamore.wordpress.com, mentre il sito ufficiale è www.gothicrose.it.


La mia intervista all'autrice:

·         Normalmente cosa legge? Qual'è il suo genere letterario preferito?



Nel corso degli anni ho aggiunto nuovi generi, ma in linea di massima mi piacciono i romanzi paranormali dove licantropi, vampiri e streghe convivono più o meno segretamente con gli umani, scatenando lotte di potere, svelando oscuri passati, trascinando il lettore in mondi misteriosi, magici ed affascinanti in cui l'amore è più forte di tutto. Per la stessa ragione leggo anche i romanzi storici, ambientati soprattutto in un periodo che va dal 1600 al 1800 in Scozia o Inghilterra, e dove l'amore, le insidie, i trabocchetti e gli ostacoli non mancano mai fino al lieto fine. Ma non disdegno neppure i romanzi gialli di Agatha Christie, i romanzi per ragazzi, le biografie di persone che mi hanno stimolato musicalmente o intellettualmente, o storie allegre e moderne tipo “Il diario di Bridget Jones”. Anche se il mio genere preferito sono i “Paranormal Romance”, come ha già descritto prima.



·         Quando è iniziata la sua attività di scrittrice?



Un giorno, quando ero solo una ragazzina, ho visto un film con protagonista una scrittrice, e il suo mondo particolare mi ha molto attirato. In quel periodo divoravo pure i libri di Agatha Christie, e lodando la sua intelligenza e la maestria nello scrivere, è nata in me la voglia di dedicarmi anch'io all'avventura letteraria. Ho iniziato scrivendo a quattro mani con una giovanissima amica un romanzo, che però non abbiamo mai terminato, proseguendo con fumetti per ragazzi, lettere d'amore, poesie, romanzi, e da quel momento non ho mai smesso.



·         A che pubblico si rivolge, principalmente, con questo romanzo?



“Grido d'amore” è nato pensando ai giovani adulti, il cosiddetto pubblico “Young Adult”, anche se ho trovato consensi ed apprezzamenti nei trentenni e nei quarantenni, fino ai sessantenni. Una volta mi ha scritto la madre di una ragazza di diciotto anni, dicendomi di aver gradito le prime pagine del mio romanzo perché scritte in modo scorrevole, privilegiando le emozioni e le sensazioni dei protagonisti a tal punto da farla immedesimare e ritornare con la mente alla sua giovinezza. L'ho molto apprezzato, e in effetti quello è sempre stato il mio intento: coinvolgere tutte le fasce d'età partendo da quella degli adolescenti.



·         Cosa l'ha ispirata nello scrivere questo romanzo?



La verità? Di tutto un po'. Se dovessi elencare le mie fonti di ispirazione, direi senza alcun dubbio la mia migliore amica nel bar di sua sorella, i clienti del medesimo bar, la band dei Tokio Hotel, i fan in delirio per Bill Kaulitz, il cantante Bill Kaulitz, la mia gatta, la musica, alcuni attori, certi film o libri, la gente comune e un'idea di base che avevo in testa da un po'. Ossia ricreare sulla carta una storia appassionante e tormentata, in cui vi fosse un'alternanza tra vita vera e sogni da realizzare. Ma anche molto di più.



·         C'è qualcosa del suo vissuto nella trama?



Sì, senza dubbio. Nel protagonista rivedo molto me stessa quando avevo la sua età. Tomas vuole sfondare come cantante con la sua band, lo stesso desiderio che avevo io. Quindi tutte i suoi turbamenti, le ansie, le attese, le speranze e i suoi passi in avanti sono in parte quelli che ho vissuto con le mie tre rock band. Rivedo in me anche Lara, personaggio secondario e migliore amica della protagonista Kyra, ma solo ed unicamente perché anche lei scrive e vuole pubblicare un libro. Infine, certe vicende, le condizioni atmosferiche, le feste, i luoghi di vacanza, i film e le musiche che ascoltano i personaggi hanno molto in comune con il mio vissuto. La storia principale tra i due protagonisti, invece, non ha nulla a che fare con la mia. Sono figlia unica, non ho mai avuto un fratellastro, non ho mai vissuto sulla mia pelle le emozioni, la passione, le sofferenze che vivono loro. Ma va bene così. Quella è la loro storia, non la mia, e così deve restare.




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