John Woods
Lady Chevy
Traduzione di Michele Martino
pp. 384 – 18 euro
IN LIBRERIA DAL 21 GENNAIO 2021
“Potrei diventare una veterinaria.
Potrei andare in prigione. Potrei cambiare nome, trasferirmi altrove e ricominciare tutto daccapo.
Non importa. Non c’è nessuna luce ad aspettarmi chissà dove.
Il buio non mi segue. Il buio sono io.”
Amy Wirkner ha diciotto anni e tutta la vita davanti: intelligente e determinata, vuole andare al college e diventare una veterinaria, per lasciarsi alle spalle i bulli, che la chiamano Lady Chevy per il suo fondoschiena massiccio come una Chevrolet, e i suoi genitori, eredi di un retaggio culturale razzista e responsabili di pessime scelte. Come molti altri cittadini di Barnesville, Ohio, i Wirkner hanno infatti venduto i diritti di estrazione mineraria delle proprie terre alla Demont, che sta avvelenando l’acqua e gli abitanti, incluso il fratellino di Amy. Una notte, alla porta di Lady Chevy bussa Paul, il ragazzo di cui lei è innamorata, che vuole far saltare in aria una cisterna della Demont. Amy si lascia coinvolgere e dovrà fare i conti con un omicidio spietato, un assillante senso di colpa, e con l’enigmatico agente Hastings. Intrecciando toni noir e atmosfere di horror quotidiano, John Woods racconta un’America violenta e maltrattata, devastata da irrimediabili ambiguità morali. E ci regala Lady Chevy, una protagonista indimenticabile, che non ha paura del mostro nascosto nella sua anima ed è pronta a liberarlo pur di conquistare il cielo aperto del futuro.
Questo libro è per chi da piccolo inseguiva il bagliore delle lucciole nei boschi, per chi ha intravisto l’abisso nelle pagine di Cuore di tenebra, per chi cambia le parole delle canzoni trasformandole in incantesimi, e per chi sa che andarsene non significa soltanto fuggire da qualcosa, ma anche correre incontro a ciò che da sempre sappiamo di meritare.
John Woods è uno scrittore americano. È cresciuto in Ohio e si è laureato all’Ohio University. Suoi racconti sono stati pubblicati su Meridian, Midwestern Gothic, Fiddleblack e The Rag. Lady Chevy è il suo romanzo d’esordio.
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NON DURERÀ PER SEMPRE. ANCHE QUESTO PASSERÀ.
DOVE CI SONO ESSERI UMANI C’È SPERANZA.
Decameron Project
Ventinove nuovi racconti dalla pandemia selezionati dagli editor del New York Times Magazine
pp. 288 – 19 euro
IN LIBRERIA DAL 28 GENNAIO 2021
Margaret Atwood ◆ Mona Awad ◆ Matthew Baker ◆ Mia Couto ◆ Edwidge Danticat ◆ Esi Edugyan
Julián Fuks ◆ Paolo Giordano ◆ Uzodinma Iweala ◆ Etgar Keret ◆ Rachel Kushner ◆ Laila Lalami
Victor LaValle ◆ Yiyun Li ◆ Dinaw Mengestu ◆ David Mitchell ◆ Liz Moore ◆ Dina Nayeri ◆ Téa Obreht
Andrew O’Hagan ◆ Tommy Orange ◆ Karen Russell ◆ Kamila Shamsie ◆ Leïla Slimani ◆ Rivers Solomon
Colm Tóibín ◆ John Wray ◆ Charles Yu ◆ Alejandro Zambra
Decameron Project è un progetto degli editor del New York Times Magazine, che durante la pandemia hanno chiesto a ventinove grandi scrittori internazionali di raccontare e immaginare il loro presente. Con questa raccolta NNE ha deciso di partecipare al racconto del mondo in cui abbiamo vissuto.
Quando la pandemia di Covid-19 è scoppiata, sembrava impossibile da raccontare. Come tradurre, in parole che non fossero pura cronaca, l’angoscia e il senso di impotenza, la paura e il dolore del mondo intero? Eppure, era già accaduto in passato: lo aveva fatto Giovanni Boccaccio nel Decameron, una raccolta di novelle scritte durante l’epidemia di peste che nel Trecento aveva colpito tutta l’Europa. Quasi settecento anni dopo, nel marzo 2020 gli editor del New York Times Magazine hanno raccolto quell’eredità e lanciato il Decameron Project, e grandi autori come Margaret Atwood, Edwidge Danticat, Charles Yu, Paolo Giordano, Liz Moore e Yiyun Li hanno deciso di mandare le loro parole oltre i confini delle proprie case, oltre lo specchio del proprio mondo. Le loro storie non parlano della pandemia, ma ne sono intrise; non spiegano, ma evocano con accenti, stili, lingue diverse le convivenze forzate e le solitudini, le piccole allegrie e le grandi nostalgie, le città improvvisamente spente e le strade che diventano miraggi di libertà. Sono testimonianze di un tempo straordinario, lo sguardo di un’umanità unita dagli stessi pensieri e sentimenti, in grado di costruire una memoria comune e una comune visione del domani.
Questo libro è per il tempo, che non si è fermato nel 2020: è stato raccontato, si è fatto memoria e sogno, e ha ripreso a scorrere.
Traduzioni di: Ada Arduini ◆ Chiara Baffa ◆ Katia Bagnoli ◆ Stefano Bortolussi ◆ Guido Calza ◆ Giuseppina Cavallo◆ Gaja Cenciarelli ◆ Fabio Cremonesi ◆ Serena Daniele ◆ Velia Februari ◆ Giovanna Granato ◆ Gioia Guerzoni ◆ Maria Nicola ◆ Laura Noulian ◆ Silvia Rota Sperti ◆ Alessandra Shomroni ◆ Sara Sullam
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