Le città arabe si riconoscono soprattutto dai suk, dal fermento della gente e dalle variegate merci disposte sopra bisacce di pelo caprino e sudice stuoie di paglia. Vi è di tutto e di più: porcellana e seta cinesi, broccato, coltelli e sciabole arabe, piatti siriani, tela egiziana, verdura iraniana, cera e pellicce russe, lapislazzuli turchi, sigarette scadenti e tabacco greco, spezie indiane. Vi si può comprare di tutto: perle originali e false, oro e pietre preziose, spille, bracciali e orecchini, collane di madreperla e di ambra, tisane officinali a base di frutta ed erbe, balsami di amido di orzo e di pere secche, conserve di frutta a base di licheni, marmellata di rose, odori dell’albero del paradiso, di gelsomino e di ambra, di narciso e di fiore di palma, di maggiorana e di muschio. |
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