giovedì 17 novembre 2011

Incontro con Annalisa Marino, autrice di Ali in gioco

Annalisa Marino nasce a Napoli nel 1973. I suoi interessi sono molteplici e distanti dal diploma tecnico commerciale conseguito. Ama soprattutto leggere, viaggiare, dipingere, scrivere. Terapista reiki, di primo e secondo livello, presta molta attenzione alle percezioni sensoriali ed extrasensoriali che vengono descritte anche nei suoi romanzi.
Con “Ali in gioco” debutta come scrittrice, ma lavora già al seguito e ad altri racconti, improntati a descrivere soprattutto dilemmi umani e quotidiani.



La mia intervista all'autrice:
  • Chi o cosa l'ha ispirata per la stesura di questo romanzo? 

  • Credo che l'ispirazione sia nata il giorno in cui, da ragazzina, vidi TOP GUN al cinema. Ricordo che pensai che mi sarebbe piaciuto scrivere di una donna pilota. Di certo non intendevo scrivere il remake di TOP GUN al femminile, anzi! Volevo qualcosa di diverso che esprimesse la "coscienza" di un pilota costretto a dover affrontare un nemico e ad abbatterlo per il solo motivo che, proprio come ogni soldato, combatte per ordini superiori contro persone che neanche conosce e di cui deve decidere la vita o la morte. Mi interessava descrivere la persona che riveste la divisa e il perché arriva a simili scelte di vita.
  • Ha una vera passione per la Marina Militare Statunitense o si è informata ai fini della trama?

  • Ho un interesse per la vita militare in genere, ma la Marina Statunitense offre molto materiale per effettuare ricerche utili per la stesura di un racconto.

  • Ha qualcosa in comune con Angel, la protagonista?

  • Il carattere anticonformista e testardo senza ombra di dubbio. Come Angel, la protagonista del romanzo, anche io credo fortemente nell'amicizia. E anche le percezioni extrasensoriali ci accomunano. Ma non son mai salita su un caccia militare. Tuttavia per poter descrivere le scene di volo in modo "attendibile" sono salita sul simulatore di volo BLU TORNADO di Gardaland che fa provare le sensazioni del volo supersonico. Una sola volta basta e avanza. Non ci salirò mai più.

  • In che genere letterario inquadrerebbe il suo romanzo e perchè?

  • Questa è la domanda più difficile. Credo che lo catalogherei nel genere romanzo e basta, perché dentro c'è di tutto: amicizia, psiche, paranormale, avventura, amore. Non è facile neanche per me che l'ho scritto stabilire un genere per ALI IN GIOCO.

  • Progetti letterari futuri?

  • Il seguito , CUORE SOTTOZERO (titolo provvisorio) è praticamente in revisione per essere sottoposto al vaglio di case editrici. E ho anche iniziato un terzo episodio, forse l'ultimo delle avventure di Angel che di volta in volta evolverà spiritualmente e nelle sue capacità. La terza avventura poi si collegherà molto alla prima.
    Inoltre ho terminato un altro romanzo che vuole affrontare il difficile tema del perdono e dell'equivoco, ma in modo leggero e con uno sfondo poliziesco.
    E infine sto provando a cimentarmi in un genere più vicino al mondo in cui vivo, cercando di offrire una visuale reale, ma anche diversa dalle solite proposte su Napoli. Perchè Napoli non è solo scugnizzi, mandolino e camorra come i media trasmettono. E' molto di più. Un mondo a sé in cui vivono, convivono e sopravvivono tante tipologie di persone. Spero di riuscirci.

    2 commenti:

    1. Descrivere la persona che riveste la divisa e perché sceglie di farlo. Sempre più interessante.

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    2. Ali In Gioco sta già nella mia libreria e ne consiglio vivamente la lettura se volete entrare in una storia d'amore, d'amicizia, di misteri e d'azione che si legge senza intoppi e che intriga. Incuriosisce e meraviglia la competenza nel campo del volo, altro che Gardaland...non ce la conta giusta :) Aspetto gli altri due episodi!

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