martedì 28 febbraio 2017

THE GREAT WALL


William e Pero sono tra i pochi mercenari rimasti della loro spedizione, si avventurano ormai da mesi sul territorio cinese in cerca della polvere nera.

In un attacco, William  perde altri uomini ma riesce ad uccidere un qualche strano animale di cui gli rimane un arto verde di origine sconosciuta. Di lì a poco, si ritrova col suo inseparabile compagno di scorribande al cospetto della Grande Muraglia e così vengono presi in consegna dall'esercito lì presente.

E' proprio la creatura verde a far risparmiare la vita ai due, scopriranno presto di cosa si tratta, dei famigerati "Taotie", creature feroci che ogni 60 anni attaccano l'Impero cinese. 

Durante un attacco alla muraglia, i due riescono ad uccidere alcuni Taotie e così iniziano a collaborare con l'esercito cinese. In particolare, si instaura un certo rapporto tra William ed il capitano Lin, in grado di comprendere la sua lingua.

Riusciranno a contrastare questi mostri e salvare l'Impero? Lascio a voi scoprirlo.

L'oriente mi affascina, stimo Matt Damon e così sono andata a vedere questo film solo che è un po' troppo fantasy per i miei gusti. 
Bella la parte umana del film, la suddivisione dei compiti all'interno dell'Ordine Senza Nome, la ricostruzione della Grande Muraglia, l'esaltazione dei valori del popolo cinese ovvero la fiducia nell'altro e lo spirito di sacrificio per l'Impero. Meno accattivante la presenza dei Taotie, esseri davvero ripugnanti, devo ammettere che ad un certo punto sono sobbalzata sulla poltroncina a causa loro.

Bello il ruolo delle donne, guerriere al pari degli uomini, coraggiose e rispettate, in primis il comandante Lin; in un certo senso mi hanno fatto pensare a Mulan, giovane eroina cinese della Disney.

Il finale, onestamente, me lo sarei aspettato diverso ma essendo la produzione interamente cinese, a posteriori ho realizzato che non poteva prevedere un lato più sentimentale-romantico, onore e rispetto prima di tutto.

Morale? L'occidentale mercenario, pronto a tutto, capisce che si può combattere per altro rispetto a cibo e denaro, scopre in un certo senso gli ideali e baratta tutto in nome della lealtà e dell'amicizia.

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