giovedì 9 febbraio 2017

IL NOME DELL'ISOLA - FABIO GRECO


In un paesino del Salento, troviamo Masello, maestro cartapestaio preso da statue di Santi e Madonne.

Masello ci narra dei suoi compaesani, i vecchiarazze che tutto sanno o credono di sapere, le donne vestite di nero che sparlano e piangono a comando ai funerali, la florida Mariabbondanza, il parroco dal nasone epico e così via.

Ci si interroga su perché l'isolotto di fronte al paese si chiami proprio "Isola delle Pazze" ed ognuno ha la sua idea, diciamo così.

Tra i racconti di un anziano pescatore, mi è rimasto impresso quello insolito, particolare e commovente circa la cattura di una coppia di pesci spada.

Ad un certo punto, Masello si ritrova davanti ad una moltitudine di gatti e contemporaneamente ad una impressionante moria di pesci spiaggiati, così la vecchia Amanda lo mette in allerta, adducendo addirittura la narrazione delle gesta di Enea e della presa di Troia per spiegargli il cattivo presagio.

Bislacco, poi, il corteo funebre tra i tetti, una situazione paradossale ed inimmaginabile se non in un film comico.

I vecchiarazze mi sono venuti in mente andando verso il centro storico del mio paese; specialmente la domenica mattina, infatti, si trovano numerosi anziani sulle panchine delle varie piazze e piazzette che confabulano tra loro. Questa è una delle immagini che mi era venuta in mente leggendo il libro, diciamo che ce ne sono diverse che mi sono rimaste impresse, tipo la Mariabbondanza ed altri personaggi pittoreschi descritti nel romanzo.

Il romanzo non ha capitoli, è una sorta di infinito racconto in cui eventi e personaggi si mescolano di continuo. Il filo conduttore è, in un certo senso, il titolo stesso dell'opera, ovvero l'interrogarsi sull'origine del nome dell'isolotto su citato.

A volte le vicende sembrano non avere il minimo nesso tra loro, è quindi difficile riuscire a seguire la trama.

Il linguaggio, a volte poetico, è in stile dialettale salentino, sono pugliese e bene o male ho compreso ma credo non sia così comprensibile per tutti.

Altra particolarità è che le pagine sono un conto alla rovescia, si parte da sottozero fino ad arrivare alla fine che è lo zero, in positivo sono i contenuti extra.


2 commenti:

  1. spero di leggerlo presto, ha una storia molto carina ;)

    RispondiElimina
  2. L'unica pecca secondo me ovviamente: non conosco nemmeno il mio dialetto ma penso che con un po' di fantasia si riesca a capire le frasi ugualmente.

    RispondiElimina