prezzo 14€
Sinossi: Dentro Milano esistono tante città, e quasi inavvertitamente
si passa dall’una all’altra. C’è poi chi sceglie le zone di confine, come i
Navigli, a cavallo tra i locali della movida e il quartiere popolare del
Giambellino. Proprio da quelle parti Libera – quarantasei anni portati
magnificamente – ha trasformato un vecchio casello ferroviario in una
casa-bottega, dove si mantiene creando bouquet di nozze. È lì che vive con la
figlia Vittoria, giovane agente di polizia, un po’ bacchettona, e la
settantenne madre Iole, hippie esuberante, seguace dell’amore libero. In una
piovosa giornata di luglio, alla loro porta bussa una donna vestita di nero:
indossa un lutto antico per la figlia misteriosamente scomparsa e cerca
giustizia. Il caso risale a tanti anni prima e, poiché è rimasto a lungo senza
risposta, è stato archiviato. Eppure la vecchia signora non si dà per vinta:
all’epoca alcune piste, dice, sono state trascurate, e se si è spinta fino a
quel casello è perché spera che la signorina poliziotta possa fare riaprire
l’inchiesta. Vittoria, irrigidita nella
sua divisa, è piuttosto riluttante, ma sia Libera che Iole hanno molte buone
ragioni per gettarsi a capofitto nell’impresa. E così, nel generale scetticismo
delle autorità, una singolare équipe di improvvisate investigatrici – a
dispetto delle stridenti diversità generazionali e dei molti bisticci che ne
seguono – riuscirà a trovare, in modo originale, il bandolo della matassa,
approdando a una verità tanto crudele quanto inaspettata.
L’autrice: Rosa Teruzzi (1965) vive e lavora a Milano. Ha
pubblicato diversi racconti e tre romanzi. Esperta di cronaca nera, è
caporedattore della trasmissione televisiva Quarto grado (Retequattro). Per
scrivere si ritira sul lago di Como, in un vecchio casello ferroviario dove
colleziona libri gialli.
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