giovedì 28 febbraio 2013

CACCIATORI DI STELLE CADENTI - GIN PHILLIPS

Ren è il diminutivo di Aurenthia, lei è una archeologa innamorata del suo lavoro e senza una gran vita sociale. Appena viene chiamata da Ed, un vecchio collega, Ren si precipita da lui e conosce Silas, un affascinante ma schivo collega.
La particolarità di Ren è che vede gli spiriti o meglio persone scomparse del passato anche se per poco, una di queste è suo fratello Scott che quindi si suppone defunto.
Di tanto in tanto Ren torna al passato, alla sua infanzia, avanzando lentamente nei ricordi felici con suo fratello maggiore e i suoi genitori.
La prima parte del romanzo è un pò lenta, il lavoro di Ren fa da protagonista, la storia inizia ad entusiasmare quando viene ricostruita la storia di Lynay, l'artista che Ren insegue attraverso gli scavi e i ritrovamenti dei suoi manufatti.
La figura di questa giovane donna, assieme a quella di Non, la donna dal gonnellino di piume, quasi ossessiona Ren che le vede spesso e si interroga su di loro continuamente.
Ren inizia una storia con Silas e si decide a condividere il suo "dono" seppure dica sempre poco o niente di sé e questo crei una spaccatura tra loro.
Riuscirà Silas a far aprire Ren o questa storia finirà come le altre dell'archeologa?
E, in tutto questo, cosa rappresenta il titolo?
Ebbene, nel romanzo si dice che la storia è scritta nelle stelle perchè sono immutevoli rispetto all'acqua che scorre, la sabbia che si disperde e la terra sempre in trasformazione. E Silas e Ren, non sono forse cacciatori di storia? Con loro lavoro, infatti, non fanno altro che cercare di ricostruire le vicende di popolazioni vissute secoli prima cercando di intuirne pensieri ed abitudini.
Non mi ha preso molto anche se incuriosisce la storia nella storia, quella di Lynay e Non, che appassiona ed attira il lettore a saperne di più grazie all'aiuto di Ren.

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