Romanza senza parole di Sof’ja Tolstaja
Romanza senza parole è la seconda opera narrativa di Sof’ja
Tolstaja, dopo il grande successo di Amore colpevole. Rimasta sepolta in un
archivio di Mosca, è stata pubblicata per la prima volta in lingua tedesca nel
2010, in occasione del centenario della morte di Lev Tolstoj: fu la stessa
Tolstaja a chiedere che uscisse postuma per evitare di inasprire la sua lunga
crisi matrimoniale. La storia intreccia la passione, il senso del dovere e il
potere dirompente della musica nella vita di Sascha. Con la morte della madre,
la giovane sprofonda in una grave depressione. Pyotr, l’insensibile marito, è
interessato solo al suo giardino, non è in grado di confortarla e di rompere il
muro di silenzio che ormai li divide. Sarà invece l’incontro con Ivan Iljitsch,
pianista e musicista di talento, a sconvolgere la vita di Sascha: ascoltandolo
suonare le Romanze senza parole di Mendelssohn, la giovane proverà infatti
un’inattesa felicità, provocata non solo dalla musica, ma soprattutto dalla
passione che la donna nutrirà per Ivan e che la segnerà tragicamente.
La promessa dell’oceano di Françoise Bourdin
Erwan Landrieux, imprenditore ittico con una flottiglia di
pescherecci a Erquy, nella baia di Saint-Brieuc, viene colpito da un ictus che
lo costringe a lasciare la gestione dell’attività in mano a Mahé, la bella
figlia trentenne, accolta con rispetto dai pescatori perché ha il mare nel
sangue. Fin da bambina vi ha trascorso stagioni intere, imparando a riparare le
reti e a condurre le barche con sicurezza. Ma l’oceano da lei tanto amato l’ha
privata del suo amore, Yvon, caduto da un peschereccio del padre, e sparito
nelle acque insieme a un segreto che le aveva tenuto nascosto. Ora Mahé trova
conforto solo nel lavoro, i pescherecci e l’affetto dei marinai. Le sono
accanto l’amica Armelle e l’amore non ricambiato di Jean-Marie. È inutile,
certe ferite sono difficili a guarire.
La villa triste di Luke Mccallin
Sarajevo, marzo 1945. Il capitano dell’intelligence militare
tedesca Gregor Reinhardt è appena stato assegnato ai Feldjägerkorps,
prestigioso corpo di polizia militare con ampi poteri. Il nuovo incarico lo
allontana dalle amicizie degli ultimi due anni, tra cui altri ufficiali e
dissidenti che formano una cellula di resistenza perseguitata dalle SS. Durante
la precipitosa ritirata con quanto resta
dell’esercito tedesco nei Balcani, Reinhardt è testimone di un massacro
di civili da parte dei temuti ustascia croati. Quando vengono riportati alla
luce cinque corpi mutilati, e uccisi tre Feldjäger, Reinhardt intuisce che non
si tratta di semplici vittime collaterali. L’indagine svela inquietanti
coinvolgimenti fra le fila dell’esercito. I vertici militari sembrano
ostacolare il lavoro di Reinhardt, e i suoi amici gli nascondono qualcosa. E
mentre i cadaveri si moltiplicano e i partigiani premono alle porte della
città, i vecchi conti in sospeso con gli ustascia tornano a tormentarlo. La
vendetta ha la memoria lunga, la guerra annulla ogni onore di soldato, e
Reinhardt dovrà combattere su tutti i fronti, ancora una volta, per la verità.
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