venerdì 13 maggio 2016

IL GIORNO IN CUI GABRIEL SCOPRÌ DI CHIAMARSI MIGUEL ANGEL - MASSIMO CARLOTTO

Ho voluto leggere questo breve romanzo perché la questione dei desaparecidos (i giovani fatti prigionieri durante la dittatura in Argentina e poi scomparsi nel nulla) mi ha sempre fatto effetto, avevo infatti già letto romanzi al riguardo.

In particolare, questa è la storia dell'adolescente Gabriel che un giorno scopre che il proprio padre, militare in carriera, è stato accusato di essere un torturatore e rapitore di bambini. Il giovane non crede a tali accuse e così si reca dalle abuelas, le nonne di Plaza de Mayo, per smentire il tutto sottoponendosi all'esame del DNA.

L'ingenuità del ragazzo innescherà tutta una serie di eventi, la famiglia che credeva essere la propria viene rovesciata assieme a tutta la sua vita, a cominciare dal proprio nome come recita il titolo del libro.

La lotta interiore tra verità e menzogna, passato e futuro, può essere devastante specialmente per un adolescente, riuscirà Miguel Angel ad andare avanti con la propria vita?

Poche pagine ma ricche di significato, una collana nata per i ragazzi ma che tratta temi importanti, adatta anche agli adulti.

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