Liz Moore
Il mondo invisibile
Traduzione di Ada Arduini
pp. 432 – 19 euro
IN LIBRERIA DAL 15 APRILE 2021
“Guardò il computer e poi entrò nello studio.
Sullo schermo era aperta una finestra: un file di testo. Non l’aveva mai visto prima.
Era scritto con il codice personale di David che lei aveva imparato a memoria molti anni prima.
Si intitolava Il mondo invisibile.
Sotto c’era un paragrafo seguito da alcune frasi che non capì;
frasi criptiche e spezzate, che all’inizio le sembrarono prive di senso. Il cuore cominciò a batterle forte.”
Ada Sibelius ha dodici anni, non ha mai conosciuto sua madre e vive con il padre David, un genio dell'informatica che dirige un importante laboratorio nella Boston degli anni Ottanta, dove si lavora su ELIXIR, un programma per replicare il linguaggio umano. Per Ada David è tutto, la sua infanzia trascorre tra la casa e il laboratorio del padre, e la sua fantasia è affascinata dall’esattezza di formule e codici. Ma quando la mente di David inizia a vacillare, Ada viene affidata a una collega, Liston, che la cresce insieme ai suoi tre figli. Ada scopre così la vita normale da cui è stata protetta fino a quel momento, e cerca di adattarsi senza tradire quel padre eccentrico e sfuggente, sulla cui identità inizia a emergere più di un dubbio. Anni dopo, ormai adulta e professionista insoddisfatta nella Silicon Valley, Ada riprende la ricerca della verità su di sé e sulla propria famiglia, una verità nascosta in un codice enigmatico che David le ha affidato.
Dopo I cieli di Philadelphia, Liz Moore torna con un libro profondo e appassionante che si legge d'un fiato. E ci parla dell'infinito potere dell'amore, capace di infondere una misteriosa tenerezza persino al rapporto tra uomo e tecnologia, e di travalicare i limiti e le inesattezze della vita.
Questo libro è per chi non riesce a parlare senza disegnare su un foglio a quadretti, per chi è diventato grande tra le pagine dei romanzi di Salinger e Nabokov, per chi ha desiderato almeno una volta di essere fatto soltanto d'ombra, e per chi ha capito che accettare una mano tesa in aiuto non significa lasciare cadere nel vuoto chi ha bisogno, ma salvarlo dall’abisso.
Liz Moore è una scrittrice e musicista americana, e insegna Scrittura creativa alla Temple University di Philadelphia. Il suo romanzo Il peso (Neri Pozza 2012) è stato selezionato per l’International IMPAC Dublin Literary Award. Dopo aver vinto il Rome Prize nel 2014, l’autrice ha trascorso un anno all'American Academy di Roma, dove ha completato la stesura di Il mondo invisibile. NNE ha pubblicato anche I cieli di Philadelphia.
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“Nessuno è la conseguenza di niente, ognuno è l'inizio della propria avventura.”
Michele Vaccari
Urla sempre, primavera
pp. 448 – 19 euro
IN LIBRERIA DAL 29 APRILE 2021
“Nel laggiù, cioè qui, il pensiero inventa le forme, non viceversa.
I corpi escono dalle tenebre, le case non esistono, siamo circondati da luoghi paralleli,
io conosco la vita vera perché vedo quella di chi mi sta via via attorno,
io so come si odia, ho sentito le parole che spezzano,
il potere dei sogni è la conoscenza intima e segreta del mondo,
è come possedere il lato oscuro dell'umanità, è pericoloso come un ricordo, è dolce come un addio.”
Per Zelinda il presente è il 2022, e Genova, la sua città, è messa a ferro e fuoco come nel G8 del luglio 2001.
Procreare è diventato un reato, e per Zelinda l'ultima ribellione è la fuga, per mettere in salvo la bambina che porta in grembo a costo della sua stessa vita. Per il Commissario Giuliani il presente è l’8 settembre 2043, quando viene chiamato a indagare sulla morte di un uomo centenario che ha cambiato le sorti del paese.
Per Spartaco il presente è sua nipote Egle, la figlia di Zelinda: lui, partigiano, queer, militante, dovrà addestrarla a combattere per se stessa e per gli Orfani del bosco, i bambini sopravvissuti. Presente, passato e futuro entrano senza bussare nella vita di Egle che, depositaria di una storia familiare e di un potere legato ai sogni, è l'unica in grado di immaginare il cambiamento. Nella Metropoli che è diventata l'Italia, un’oligarchia di uomini anziani, la Venerata Gherusia, ha cancellato istruzione e scienza, avvelenato terre e città; e i cittadini devono scegliere di estinguersi.
Ma la scintilla del sogno è così potente da piegare la realtà, aprendo la strada alla rivoluzione.
Scritto in una lingua indomabile, Urla sempre, primavera è un romanzo vertiginoso, da leggere come un libro d'avventure. Una storia d'amore e lotta, un sogno lucido e folle dove la natura si supera dando vita a una nuova umanità.
Questo libro è per chi non si arrende mai, come la primavera.
Michele Vaccari (Genova, 1980) si occupa di editoria, cinema e comunicazione. Ha coordinato la scrittura del film e del documentario per il progetto Making(of)Love, in uscita per Sky ad aprile 2021. Ha pubblicato Italian Fiction (ISBN 2007), Giovani nazisti e disoccupati (Castelvecchi 2010), L’onnipotente (Laurana 2011), Il tuo nemico (Frassinelli 2017) e Un marito(Rizzoli 2018).
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