giovedì 1 aprile 2021

nuove uscite Besa Muci Editore

 

Vittorio Bodini
«Allargare il gioco»
Scritti critici (1941-1970)

a cura di Antonio Lucio Giannone



Il grande poeta e traduttore si misura con impareggiabili inediti 

PP. 192 – Prezzo 15,00 €
ISBN 
9788836291489

IN LIBRERIA DAL 1 APRILE
C’è un’espressione in uso nei giochi d’azzardo: «allargare il gioco», che significa estendere o abolire il massimo delle puntate, o, anche, in qualche gioco particolare (per es. la zecchinetta), lasciar puntare su altre carte oltre che su quelle di banco; coi quali sistemi si ottiene che il gioco si faccia, se più rischioso, certamente più appassionante e drammatico […]. Allargare il gioco in letteratura significa per l’appunto includervi tutte le impurità, tutte le retoriche: e vedere poi se si è capaci di bruciarle […]. Sono itinerari pericolosi, come ognuno sa, e disseminati di cadaveri, su cui il sublime e il ridicolo si scambiano gli echi. […]. Itinerari grandi e doverosi; itinerari per gente che ha polmoni, ed è pronta ad accumulare grandi fortune o a finire pezzente, piuttosto che calcolare da dietro un banco che reddito annuo può dare un sillogismo.

da Invito alla retorica (con una nota sul gioco d’azzardo)

Il presente volume raccoglie gli scritti di argomento letterario composti da Vittorio Bodini nell’arco di un trentennio, dal 1941 al 1970, e apparsi su periodici, riviste e quotidiani. La maggior parte di essi risale al periodo che va dal 1941 al 1953, cioè da quando lo scrittore ritorna a Lecce dopo il soggiorno fiorentino fino all’anno che precede la fondazione della rivista «L’esperienza poetica». È, questo, un periodo decisivo per Bodini, in cui si formano le sue convinzioni più profonde in campo letterario, emergono i temi tipici della sua opera, nasce la sua proposta più originale e innovativa in campo poetico che si rivela già nella Luna dei Borboni del 1952. Per questo le prose critiche rivestono una notevole importanza per delineare il percorso letterario di Bodini che comprende fasi diverse, ripensamenti, svolte. Essi servono insomma a chiarire meglio la personalità dello scrittore, penalizzato anche, in campo nazionale, dalla scarsa conoscenza che si ha ancora della sua opera.
VITTORIO BODINI (Bari 1914 – Roma 1970), oltre che poeta tra i più originali e significativi del Novecento, è stato anche narratore, critico, operatore culturale. È considerato uno tra i maggiori interpreti e traduttori italiani della lingua spagnola. Studioso del Barocco, del Teatro di Lorca, di Cervantes e dei poeti surrealisti spagnoli, ha scritto prose, saggi critici e raccolte di poesie.
Finibusterre
di Franco Antonicelli


Due grandi scrittori,
un viaggio indimenticabile tra
le bellezze della Puglia e
un inedito di Italo Calvino


A cura di Antonio Lucio Giannone
PP. 88 – Prezzo 14,00 €
ISBN 9788836291502

IN LIBRERIA DAL 1 APRILE
Bella singolare era la Puglia, ma la cosa più straordinaria era che correvamo verso un punto preciso, un nome, uno scoglio, in cui con la Puglia finiva anche l’Italia. Ora la testa, la chioma dell’Italia si sperde in monti e foreste d’altri paesi, e i confini non si avvertono; ma il mare è l’infinito, il mare è il vero limite di un paese.
Nel 1954 Franco Antonicelli e Italo Calvino si recarono in Puglia per partecipare alla «Settimana Einaudi», in programma a Bari e a Lecce tra la fine di giugno e gli inizi di luglio. Per Antonicelli quel viaggio rappresentava anche un ritorno alle origini, poiché la Puglia era la terra di suo padre, dove egli, dopo l’infanzia, non aveva più fatto ritorno. Questo viaggio, che si rivelò per entrambi un’esperienza indimenticabile, ispirò ad Antonicelli il romanzo breve Finibusterre, nel quale la suggestione di alcuni luoghi quali Lecce, Otranto, Leuca s’intreccia con scoperte e incontri imprevisti.
In appendice uno scritto inedito di Italo Calvino: brevi pagine di resoconto di viaggio, ma ricche di osservazioni su aspetti e figure della cultura del tempo.
FRANCO ANTONICELLI (1902-1974) è stato uno dei più noti intellettuali piemontesi del Novecento. Scrittore, editore, critico letterario, organizzatore di cultura, dal 1968 all’anno della morte ha svolto anche attività politica come senatore nel gruppo della Sinistra indipendente. I principali saggi letterari e politici dell’autore sono stati raccolti nei volumi Scritti letterari (1985) e La pratica della libertà (1975).

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