lunedì 8 marzo 2021

prossima uscita Centro Studi Piemontese


 pag. 350 - prezzo 23€

in libreria dall'11 marzo

La ricerca che poi è divenuta questo libro è nata grazie al film hollywoodiano Il curioso caso di Benjamin Button, interpretato da Brad Pitt e Cate Blanchett, uscito nelle sale cinematografiche nel 2008, vincitore di tre premi Oscar.

La strana storia di una vita al contrario, con un protagonista che nasceva vecchio per poi ringiovanire, era liberamente tratta da un racconto di Francis Scott Fitzgerald (1896-1940), uno dei più famosi scrittori statunitensi, emblema di quella mitica Età del Jazz che prese il nome dalla raccolta di novelle del 1922 comprendente anche quella di Benjamin Button. Anni prima, nel 1911, un breve romanzo sulla vita al contrario era stato pubblicato in Italia da un poeta torinese trasferitosi a Roma, dove nel 1914 si era spento precocemente per la tisi come gli altri crepuscolari Sergio Corazzini e Guido Gozzano. Si trattava di Giulio Gianelli (1879-1914) che ebbe una vita non soltanto breve, ma emblematica perché scolpita dalla povertà e da uno spirito religioso adamantino anche in poesia. Fitzgerald fu a Roma nel 1921, un anno prima della pubblicazione dei Racconti dell’Età del Jazz. Scrittore cattolico, la sua predilezione per l’Italia e per la Città Eterna è nota. Fu ispirato dalla Storia di Pipino nato vecchio e morto bambino di Giulio Gianelli? Per rispondere a questa domanda, l’autrice ha esaminato non soltanto i racconti, ma anche i romanzi dello scrittore americano. E a questo punto si è imbattuta in qualcosa di inaspettato, una sorta di “presenza” costante ma quasi impalpabile. Quella di Nino Oxilia (1889-1917): un altro crepuscolare torinese trasferitosi a Roma proprio come Gianelli, come lui morto nel fiore della gioventù. Ma che nei suoi ventotto anni spezzati in battaglia sul Monte Tomba, aveva ottenuto fama e gloria come autore teatrale e regista cinematografico, nonché l’amore di una delle più celebri dive dell’epoca: Maria Jacobini. Il lavoro ha ricevuto il premio “ACQUI INEDITO DEL PREMIO ACQUI STORIA” con questa motivazione: Documentatissima ricerca, lavoro molto interessante, denso di notizie letterarie, cinematografiche, storiche, con ottime potenzialità di lettura. Tema originale.

 

 

PATRIZIA DEABATE (Alba, 1980). Collaboratrice della rivista «Studi piemontesi», nel 2014 ha curato la nuova edizione dei Canti brevi di Nino Oxilia (edizioni Neos). Per l’Associazione Italiana per le Ricerche di Storia del Cinema ha pubblicato il primo saggio critico sul film Addio giovinezza! del 1918 dopo il rimpatrio della pellicola e il restauro a cura del Museo Nazionale del Cinema di Torino e della Cineteca di Bologna in collaborazione con il National Film Center di Tokyo («Immagine n. 14», Venezia, 2016). Come il Centro Studi Piemontesi, è beneficiaria di un fondo di documentazione su Nino Oxilia donato dall’avvocato e slavista torinese Piero Cazzola (1921-2015). Su temi trattati nel libro è intervenuta alla Giornata di Studi dell’AIRSC (Bologna, 5 dic. 2016) e al congresso internazionale “Stranieri in grigioverde 1915-1918” del CIRVI (Torino e Moncalieri, 28-30 ott. 2018).

Nessun commento:

Posta un commento