mercoledì 13 maggio 2020

prossime uscite NN Editore

Liz Moore
I cieli di Philadelphia
 Traduzione di Ada Arduini
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pag. 464 – prezzo 18 euro
dal 21 maggio


“Mettimi la mano sulla schiena, diceva Kacey,
e io obbedivo ripensando con tenerezza alla mano di mia madre sulla pelle.
Forse cercavo di trasmetterle il senso del suo valore, di convincerla che ero il recipiente
da cui si riversava l’amore di nostra madre per lei, di immunizzarla contro le cattiverie del mondo.
In quella posizione, io con la mano sulla sua schiena, ci addormentavamo tutt’e due.
Sopra di noi un tetto catramato, inadatto ai rigori dell’inverno e, oltre, il cielo notturno di Philadelphia.
E oltre il cielo, chissà”

Michaela Fitzpatrick è un’agente di polizia. Vive da sola e tra mille difficoltà si prende cura del figlio Thomas, un bambino dolce e intelligente. Pattuglia le strade di Kensington, il quartiere di Philadelphia dove è cresciuta e dove l’eroina segna il destino di molti, perchè vuole tenere d’occhio l’amata sorella Kacey, che vive per strada e si prostituisce per una dose. Un giorno, Kacey scompare da Kensington, proprio nel momento in cui qualcuno comincia a uccidere le prostitute del quartiere. Michaela teme che sua sorella possa essere la prossima vittima e con l’aiuto del suo ex partner, Truman, inizierà a cercarla con fiera ostinazione, mettendo in pericolo le persone più care, e rivelando una verità che lei stessa prova a negare con tutte le sue forze. 
Tra detective story e saga familiare, Liz Moore costruisce un romanzo in cui passato e presente si intrecciano e si illuminano componendo il ritratto di una donna vulnerabile e coraggiosa, tormentata da scelte sbagliate e fedele al suo senso di giustizia, e racconta un quartiere ai margini del sogno americano, ma cuore pulsante di un’umanità genuina e desiderosa di riscatto. 
Questo libro è per chi ha un posto segreto dove conservare i ricordi più cari, per chi ha visto cadere la neve sul palco dello Schiaccianoci, per chi da piccolo storpiava irrimediabilmente ogni parola, e per chi ha trovato il coraggio di affrontare i propri errori in nome della verità, per aprire gli occhi sul mondo come fosse la prima volta.
Liz Moore è una scrittrice e musicista americana, e insegna Scrittura creativa alla Temple University di Philadelphia.
Il suo romanzo Il peso (Neri Pozza 2012) è stato selezionato per l’International IMPAC Dublin Literary Award. Dopo aver vinto il Rome Prize nel 2014, l’autrice ha trascorso un anno all’American Academy di Roma, dove ha completato la stesura di The Unseen World, di prossima pubblicazione per NNE.

Il nome della madre
Roberto Camurri
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pag. 176 – prezzo 17 euro
dal 28 maggio


“Ettore lo guarda strappare quelle pagine mentre, tra le sue dita, la sensazione cambia;
sente, al posto della pelle di suo figlio, il tessuto morbido di quella camicia da notte,
sente nelle narici l'odore strinato di quella sera.
Si avvicina a Pietro che piange e strappa, gli mette una mano sulla spalla, gli dice di alzarsi e,
quando quel figlio si alza, quando guarda quel padre che adesso piange di tenerezza,
si stringono nell'abbraccio che non si sono mai dati.”


Da quando sua moglie se n'è andata senza spiegazioni, Ettore vive da solo con il figlio piccolo a Fabbrico, nel cuore della pianura padana. L'assenza della moglie popola la mente di Ettore, che oscilla tra i teneri ricordi di lei, donna imperscrutabile e feroce, e gli sforzi furiosi di dimenticarla, di non vederla in ogni espressione del figlio, Pietro, che le assomiglia così tanto. Anni dopo sarà Pietro a ereditare questo vuoto, in perenne conflitto con il padre, con Fabbrico e i suoi campi vasti e opprimenti. Pietro vuole amare Miriam, la ragazza che lo fa sentire al sicuro, ma quella sicurezza lo spaventa, lasciandolo solo di fronte alle sue emozioni. E cresce nella speranza di trovare una traccia, un ricordo, un indizio per provare a capire la donna che li ha abbandonati e di cui lui non ha memoria, per poter immaginare un futuro, il suo, che continuamente gli sfugge.
Dopo le storie di amicizia di A misura d'uomo, Roberto Camurri torna con un romanzo intimo e familiare, e con voce sincera e appassionata ci parla di sentimenti espressi a fatica, spesso condivisi in silenzio, che palpitano sotto la pelle dei personaggi guidandoli alla ricerca del loro posto nel mondo.

Questo libro è per chi batte le mani per vedere le piume verdi di un fagiano che si alza in volo, per chi si lascia cullare da una Canzone quasi d'amore, per chi non teme lo sguardo penetrante della strega di Fabbrico, e per chi ha creduto di desiderare un futuro incerto, ma poi è rimasto a contemplare l'orizzonte di nuvola che segna il confine della sua pianura.

Roberto Camurri è nato nel 1982, undici giorni dopo la finale dei Mondiali a Madrid. Vive a Parma ma è di Fabbrico, un paese triste e magnifico di cui è innamorato forse perchè è riuscito a scappare. È sposato con Francesca e hanno una figlia. Lavora con i matti e crede ci sia un motivo, ma non vuole sapere quale. Scrive da pochi anni, anche se avrebbe voluto scrivere da sempre. Nel 2018, il suo libro d'esordio, A misura d'uomo, ha vinto il Premio Pop e il Premio Procida. È stato tradotto in Olanda ed è in corso di traduzione in Spagna. Il nome della madre è il suo secondo romanzo. 

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