Tom Drury
Il movimento delle foglie
Traduzione di Gianni Pannofino
pp. 192 – 18 euro
IN LIBRERIA DAL 12 SETTEMBRE 2019
“Quelle notti e le mattine seguenti avevano una luminosità e un’urgenza
che le facevano esistere al di fuori della vita di Pierre.
Ogni volta che si incontravano era come se ricreassero il mondo dal nulla.
Dov’era stato lui tutto quel tempo?
Questa era la domanda che gli passava per la testa quando lui e Stella erano insieme.
E dov’era ora?”
Pierre Hunter è un giovane uomo dall’ottimismo sconfinato e dal talento per i guai. Dopo il college e la morte dei genitori, torna a vivere nell’aspra regione del Midwest denominata Driftless Area, dove lavora come barista. Un giorno d’inverno, per dimenticare le conseguenze di un Capodanno trascorso a bere e a fare trucchi di magia con le monete, Pierre esce a pattinare sul lago. In un terribile istante, il ghiaccio si rompe sotto i suoi piedi e lui precipita in acqua, e solo l’intervento provvidenziale della misteriosa e solitaria Stella Rosmarin riesce a salvarlo. Pierre si innamora di lei, e il destino, insieme a quell’amore, gli porta anche un’ingombrante refurtiva che lo metterà in estremo pericolo.
Mentre gli eventi precipitano, Pierre deve fare i conti con nemici pronti a tutto e con il segreto che si cela dietro l’identità di Stella.
Tom Drury ci guida in una favola noir surreale e profonda, popolata di eroi in balìa di un destino forse già scritto ma comunque imprevedibile, a cui possono soltanto abbandonarsi come foglie mosse dal vento.
Mentre gli eventi precipitano, Pierre deve fare i conti con nemici pronti a tutto e con il segreto che si cela dietro l’identità di Stella.
Tom Drury ci guida in una favola noir surreale e profonda, popolata di eroi in balìa di un destino forse già scritto ma comunque imprevedibile, a cui possono soltanto abbandonarsi come foglie mosse dal vento.
Questo libro è per chi si è imbucato a una festa almeno una volta nella vita, per chi ricorda le trame dei film ma dimentica i titoli, per chi ha colpito il bersaglio con un lancio insospettabilmente perfetto, e per i ghiacciai della Driftless Area, che hanno alzato la loro fronte azzurra e guardandosi intorno si sono separati con l’accordo di ritrovarsi più a sud.
Tom Drury è nato in Iowa nel 1956. Con i suoi libri ha ricevuto diversi premi e riconoscimenti, tra cui la fellowship della Fondazione Guggenheim e la menzione di Granta come uno dei maggiori scrittori americani viventi. Ha insegnato al Bard College di Berlino e all’Iowa Writers’ Program. NNE ha pubblicato i tre volumi della Trilogia di Grouse County (La fine dei vandalismi, A caccia nei sogni e Pacifico), mentre è di prossima pubblicazione The Black Brook.
Io sono la bestia
Andrea Donaera
pp. 240 – 16 euro
IN LIBRERIA DAL 26 SETTEMBRE 2019
“Caldo di scirocco, tutto umido, i vestiti, la pelle, i mobili.
Fine settembre, fa caldo come ad agosto, la casa piena di gente, in quella sala si è in troppi.
Mimì tocca la bara, ci trascina sopra un dito, il dito si bagna, tutto umido,
i mobili umidi, pure la bara umida, la bara.
La vorrebbe aprire, Mimì, la bara, vedere quel corpo che la riempie.
Lui ne ha diritto, lui è suo padre, il padre del corpo che riempie la bara”
Fine settembre, fa caldo come ad agosto, la casa piena di gente, in quella sala si è in troppi.
Mimì tocca la bara, ci trascina sopra un dito, il dito si bagna, tutto umido,
i mobili umidi, pure la bara umida, la bara.
La vorrebbe aprire, Mimì, la bara, vedere quel corpo che la riempie.
Lui ne ha diritto, lui è suo padre, il padre del corpo che riempie la bara”
Mimì, boss della Sacra corona unita, è folle di dolore: suo figlio Michele, quindici anni, si è tolto la vita. Si dice che quel gesto sia dovuto al rifiuto della coetanea Nicole, che Mimì decide di rinchiudere in una casa sperduta nella campagna salentina. Il guardiano della casa, Veli, rivede in Nicole la sua Arianna, figlia maggiore di Mimì, e tra i due fiorisce un legame. In una narrazione a più voci animata da una lingua impetuosa, Io sono la bestia racconta destini di violenza e storie d’amore anomale, brutali, interrotte.
Andrea Donaera nato a Maglie (1989), vive a Bologna. È laureato in Scienze della Comunicazione presso l’Università del Salento, dove è stato tra i fondatori del Centro di ricerca “Pens: Poesia Contemporanea Nuove Scritture”. I sui testi sono apparsi su blog e riviste tra cui Nuovi Argomenti, minima&moralia, Nazione Indiana, Il primo amore. Dal 2017 è il direttore artistico del festival letterario Poiè di Gallipoli. Io sono la bestia è il suo primo romanzo.
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