pag.176 - prezzo 8,90€
dal 22 marzo
Sinossi: Innamorarsi a Lisbona – con la sua luce, l’oceano, l’arte –
è facilissimo.
Succede ad Alessio, che in una tasca – tra un piatto fumante
di bacalhau e le dolci note di un fado – incrocia lo sguardo della cameriera
Beatriz, croce e delizia di questo viaggio tra i sapori più autentici della
capitale del Portogallo.
D’amore e baccalà ha come protagonista la più poetica delle
capitali europee, la città di Pessoa e di Tabucchi. Lisbona è certo un crocevia
di vite, di razze, di suoni e d’arte, ed è qui che un giovane scrittore, alter-ego
dell’autore, si stabilisce in un piccolo appartamento di rua do Recolhimento,
pronto alla fatica enciclopedica di assaggiare ogni sfumatura della cucina
portoghese, a partire dal suo piatto principe: il baccalà.
Ma una inaspettata caduta dal Tram 28 fa prendere subito una
piega diversa alla storia.
In un misto di sogno e realtà, Alessio troverà sulla sua
strada – tra gli altri – Fernando Pessoa e la grande fadista Amália Rodrigues,
Antonio Tabucchi e Ilsa Lund, il personaggio interpretato da Ingrid Bergman di Casablanca...
tutto in una girandola di esperienze appassionanti che cominciano sempre a
tavola, con un piatto fumante, una buona storia, e un “Silencio! Que se vai
cantar o Fado!”
Nel racconto fresco e allo stesso tempo sentimentale c'è
spazio per il divertimento e per l'allegria ma anche per la saudade e la
delusione, così come si fa spazio per un'alheira (una salsiccia di carne
bianca) o per un piatto di bacalhau espiritual, da accompagnare con una
ginjinha (il celebre liquore alla cicliegia) o con una birra imperial.
In questo libro – che è a suo modo un canto d'amore per la
città e per la sua letteratura – ci si perde volentieri, sicuri che tutto
finirà in un nuovo inizio, in un nuovo assaggio.
L’autore: ALESSIO ROMANO (Pescara, 1978) ha debuttato nel
2006 con Paradise for all (Fazi editore), un giallo ambientato alla Scuola
Holden – dove ha studiato Tecniche della narrazione e oggi insegna – salutato
dal critico del Corriere della Sera Antonio d’Orrico come “uno dei migliori
esordi della stagione”. È autore di Solo sigari quando è festa (Bompiani, 2015)
e curatore de Gli stonati. Manifesto letterario per la legalizzazione della
cannabis (NEO Edizioni, 2017).
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