Come ormai saprete, adoro le storie vere, adoro Klimt, sono appassiona della prima metà del Novecento ed estremamente sensibile al tema dell'Olocausto, perciò quale miglior film di questo per racchiudere tutti questi interessi?
La storia è quella di Maria Altmann, sopravvissuta
all'Olocausto, che insieme al giovane avvocato E. R. Schönberg, ha combattuto
il governo austriaco per recuperare il celeberrimo quadro di Gustav Klimt dal
titolo “Ritratto di Adele Bloch-Bauer I” noto anche come “The woman in gold” per l’appunto.
Adele altri non era che la zia di Maria ed il suo ritratto
era stato confiscato dai nazisti, assieme ad altre opere d’arte, nella Vienna alla
vigilia della seconda guerra mondiale.
Il film si alterna tra la vita di Maria a Vienna prima e durante la presa dei nazisti e quella nel presente in California.
Alla morte della sorella di Maria, ella ritrova delle lettere circa la restituzione agli ebrei delle opere d'arte confiscate durante l'Olocausto e così decide di contattare un giovane avvocato, figlio di amici di famiglia, per cercare di capire se può rientrare in possesso di alcuni quadri tra cui il ritratto della zia Adele.
Si innescano le procedure ma di fatto il governo austriaco è restio a cedere le opere entrate a far parte del bagaglio culturale nazionale, per cui si cerca di far causa per la restituzione. Complici due testamenti e la legislazione austriaca che prevede di dover versare un'ingente caparra per fare istanza, Maria ed il suo avvocato tentano di far causa negli Stati Uniti per far valere i diritti della donna.
Il giovane avvocato sulle prime era stato attratto dal valore delle suddette opere d'arte ma, complice la trasferta a Vienna, finisce per sentire il legame con la storia della propria famiglia, anch'essa sfuggita in parte all'Olocausto e segnata dagli stessi eventi che hanno condizionato la vita di Maria.
Una storia dura per non dimenticare ciò che è stato e non deve più essere, ma anche una rivincita sulla storia, un punto segnato da un'anziana donna decisa a far trionfare la giustizia e a rimanere nei ricordi altrui.
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