Di recente sono stata a Benevento, città che non conoscevo e che mi ha piacevolmente stupita!
In centro si può parcheggiare comodamente di fronte alla Cattedrale e poi risalire lungo un viale pedonale ricco di vetrine e localini.
Circa a metà di questo corso, si può trovare l'Arco di Traiano, ovviamente è d'obbligo farsi una foto sotto ;).
L'arco di Traiano è un arco celebrativo dedicato all'omonimo
imperatore romano in occasione dell'apertura della via Traiana, una variante
della via Appia che accorciava il cammino tra Benevento e Brindisi.
Il monumento, sostanzialmente integro, presenta numerosi rilievi
scultorei che ne decorano le superfici; in definitiva risulta essere l'arco
trionfale romano con rilievi meglio conservato.
L'arco fu costruito tra il 114 e il 117 d.C., in epoca
longobarda venne inglobato nella cinta muraria e prese il nome di Porta Aurea; nel
tempo ha subito diversi restauri in seguito ai danni del tempo e dei terremoti.
Risalendo ancora, si trova la Chiesa di Santa Sofia la cui particolarità è tutta all'interno, nelle sue numerose e diverse colonne.
La chiesa di Santa Sofia è un antico edificio religioso di
Benevento che sorge nella piazza intitolata a Giacomo Matteotti.
La pianta centrale si rifà a quella dell'omonima chiesa di
Costantinopoli, ma è molto originale: al centro sei colonne sono disposte ai
vertici di un esagono e collegate da archi che sorreggono la cupola.
L'esagono interno è poi circondato da un anello decagonale
con otto pilastri di pietra calcarea bianca e due colonne ai fianchi
dell'entrata, ognuno dei quali disposto parallelamente alla corrispondente
parete. La disposizione delle colonne e dei pilastri crea insoliti giochi
prospettici, inoltre la combinazione del decagono esterno con l'esagono interno
dà luogo ad irregolari coperture a volta.
La zona delle tre absidi è circolare, ma nella porzione
centrale ed anteriore le mura disegnano parte di una stella, interrotta dal
portone, con quattro nicchie ricavate negli spigoli.
Degli affreschi originari, dai colori vivaci, che una volta
ricoprivano tutto l'interno della chiesa, sono rimasti alcuni frammenti nelle
due absidi laterali: l'Annuncio a Zaccaria, Zaccaria muto, l'Annunciazione e la
Visitazione alla Vergine.
Alla fine del viale si trova la Rocca dei Rettori ed un parco davvero piacevole dove si possono ammirare da una parte piante ed anatre, dall'altra il panorama.
Rocca dei Rettori è il nome comunemente dato al castello di
Benevento. È sede della Provincia di Benevento e ospita la sezione storica del
Museo del Sannio.
La Rocca sorge nel punto più elevato del centro storico di
Benevento. L'aspetto attuale è il risultato di numerosi interventi succedutisi
nei secoli, ed è perciò piuttosto disomogeneo. L'edificio si compone di due
corpi distinti: il Torrione angolare, costruito dai Longobardi ed il Palatium,
su tre piani.
Davanti alla rampa d'accesso si trova il monumento del
Leone, eretto nel 1640 davanti al castello, mentre all'ingresso del Castrum
novum si trova poi una statua bronzea dell'imperatore Traiano, copia di un
originale antico.
Tornando alla Cattedrale ed oltrepassandola si passa sotto un altro arco per giungere al Teatro romano, un posto dove si respira la storia. Il prezzo del biglietto è più che onesto, peccato solo il palco non godesse della necessaria manutenzione.
Arco romano |
Il teatro romano di Benevento fu costruito nel II secolo
sotto l'imperatore Adriano nelle vicinanze del cardo maximus; oggi è circondato
dal medievale Rione Triggio.
La pianta del teatro è semicircolare e presenta dimensioni maestose:
ha un diametro di 90 m e originariamente aveva una capienza di 15mila persone.
L'esterno presentava 25 arcate articolate su tre ordini,
delle quali rimangono oggi quelle del primo, inquadrate da colonne con
capitelli tuscanici, che danno accesso all'interno alternativamente tramite
corridoi e scale, e parte di quelle del secondo ordine.
La cavea si è conservata in buona parte. La scena, molto
ampia, presenta resti di tre porte monumentali che davano accesso
all'orchestra; ai suoi lati vi sono i resti dei parodoi, in particolare la sala
a destra conserva il pavimento in mosaico e le pareti marmoree policrome.
Il viale d'ingresso è decorato da mascheroni che richiamano
quelli usati dagli attori; attorno al teatro sono ancora in corso indagini che
hanno rilevato resti di costruzioni forse adibite a scuola di ballo e
associazione di artisti.
Il teatro presenta un'acustica eccellente ed, essendo
totalmente agibile, è oggi utilizzato nella sua funzione originaria, per
manifestazioni musicali e culturali.
Su quanto rimaneva del teatro, fu costruita nel XVIII secolo
la piccola chiesa di Santa Maria della Verità, ad una navata.
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In ogni caso, se pensate di fare un salto in questa ridente cittadina, vi consiglio di mangiare la vera pizza napoletana, imperdibile!
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