Quando suo padre cade in coma, Sonya, giovane fotografa
indo-americana, torna, riluttante, dalla famiglia che aveva abbandonato anni
prima. Da quando ha lasciato casa, Sonya ha vissuto libera da ogni legame,
mentre la suadente sorella, Trisha, conduce una perfetta vita nei sobborghi, e
la sorella ambiziosa, Marin, ha costruito una brillante carriera. Nell’istante
in cui queste tre donne si riavvicinano, i diversi modi di superare un trauma
non riescono più a rimanere confinati nella memoria di ognuna. I segreti
sepolti tornano in superficie quando il padre – vittima del razzismo più
umiliante, ma anche interprete di violenze orribili – rimane incosciente, e
quando le sue condizioni peggiorano, il resto della famiglia si ritrova a
combattere con le proprie speranze sulla sua morte o sopravvivenza, nello
stesso modo in cui ha combattuto i propri demoni, tra accettazione e oblio.
I personaggi di Mentre cado, ricordati di me pregano in
altre lingue, torturano i loro compagni di scuola, si innamorano, vanno a
caccia dell’immortalità, abbandonano i loro figli, tengono un machete sotto il
sedile del passeggero e collezionano statuette di porcellana. Un uomo sbriciola
pillole sul piano del lavandino in bagno mentre il figlio lo osserva dal
corridoio; dei missionari tentano maldestramente di sedare una rivolta con del
filo spinato e dei cocci di vetro; un ragazzino maledice le Sacre Scritture
mentre, a faccia in giù sull’asfalto, subisce le angherie di un bullo. Dal
Kentucky ad Haiti, passando per la Florida, queste vite apparentemente diverse
si intrecciano in una serie di ripetizioni sovrapposte, lottando per restare
fisicamente e spiritualmente vive nonostante l’indomabile turbolenza dei loro
mondi. Mescolando finzione, autobiografia e una dose di surrealismo, Kyle Minor
ci mostra quanto il confine tra coraggio e terrore sia spesso molto labile.
Mentre cado, ricordati di me raggiunge il suo obiettivo, e lo fa con
intonazione perfetta, proclamando Minor tra i più talentuosi giovani scrittori
in America.
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