pag. 111 - prezzo 10€
Sinossi: Piccoli pensieri omicidi è un’operetta a suo modo morale, a
sfondo catartico-educativo, che in poco più di settanta storie brevissime e
lapidarie racconta di delitti irresistibili, più che ragionevoli e quasi sempre
dolosi, (s)fortunatamente rimasti sulla carta.
Libero sfogo in chiave ironica e surreale al pensiero
omicida, sovrappensiero talvolta, che quotidianamente ci sorprende e
quotidianamente sublimiamo.
Legittima difesa in forma scritta per evitare di sprofondare
sotto terra, sotto il peso di fastidi, banalità, scempiaggini, soprusi,
mediocrità e altri fattori di disturbo che, molesti, ci ronzano sempre intorno.
L'autrice: Gabriella Galt è uno pseudonimo preso in prestito dalle
pagine palermitane dell’album di famiglia dell’autrice. Nata a Catanzaro che
c’era ancora un bel po’ di Novecento, (soprav)vive a Roma dacché l’estate
romana era appena cominciata e pareva dovesse non finire mai. Sociologa del
lavoro, esperta di politiche di genere, del lavoro e sociali, una carriera
varia e a tratti brillante, è al momento ricercatrice presso un istituto di
ricerca sociale. Qui è alla sua prima pubblicazione letteraria e ai suoi primi
omicidi. Ha una figlia, Gloria-di-mamma, creatura meravigliosa che svolge
egregiamente anche funzioni di vanto e alleluia, della quale si affanna a esser
degna.
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