Sinossi: Gita
di terza elementare, tutti in pullman, destinazione la necropoli etrusca di
Cerveteri. Due bambine di un’altra classe sedute sul sedile davanti si girano
verso di me. Una allunga la mano e mi afferra una ciocca lunga e bionda di
capelli. Non tira, li accarezza stupita e dice: «Come ti chiami?».
«Mattia.»
«Mh-mh. E perché hai i capelli da femmina?»
Non lo
sapevo che quelli fossero «capelli da femmina». Per me erano i capelli come li
portava quel figo di mio padre e gli avevo chiesto di lasciarmeli crescere
proprio come i suoi, ma evidentemente su di me l’effetto era, come dire,
diverso.
Da
quel momento, anno dopo anno, Mattia inizia a vedere le cose da un altro punto
di vista, a riconoscere e accettare gradualmente la sua identità sessuale, a
confrontarsi con l’ottusità della gente, quella che lui definisce “omofollia”, e
a tentare talvolta di aprire almeno una
piccola breccia nel muro dell’omofobia.
Il
tutto sullo sfondo della sua improvvisa e inaspettata popolarità sul web – con i
pro e i contro che comporta – e la voglia di crescere ogni giorno di più. Una
voce fresca e sincera per raccontare la storia di un adolescente normale.
L'autore: MATTIA CESARI (Roma, 1997) è un ragazzo come tanti che a 16 anni ha iniziato per
gioco a postare video in cui imitava Belén Rodríguez e nel giro di poco è
diventato noto sui social.
Col
tempo, a questo suo lato ironico, Mattia ne ha affiancato uno più intimo: dopo
aver fatto coming out, ha iniziato a raccontare i suoi sentimenti e le sue
posizioni sul mondo gay e sull’omofobia in modo onesto, tenero e magnetico,
trasformandosi in un punto di riferimento per molti giovani della sua età che
trovano in lui una voce amica e un esempio.
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