220 pag. - prezzo 16€
in uscita il 12 marzo
Sinossi: Enne è il simbolo dell’azoto. È un gas incolore, insapore, invisibile, ed
è il più diffuso nell’aria. È ovunque. Un po’ come la criminalità grazie a
Internet.
Negli ultimi anni le nuove tecnologie hanno straordinariamente semplificato
la nostra vita quotidiana: con un clic ognuno di noi compie operazioni che in
passato implicavano ore di lavoro, code allo sportello, moduli da compilare. Ne
siamo entusiasti, ma spesso non pensiamo che anche le mafie si sono inserite –
in modo tanto pericoloso quanto furtivo, invisibile – nel web, scoprendovi nuove
armi e un business senza precedenti. Oggi, per esempio, il mercato della droga
non si svolge nelle piazze buie e malfamate, ma in strati profondi della Rete; i
pusher decidono i loro movimenti e prendono appuntamento con i tossici su
Facebook; in ambito telematico si organizza il riciclo di denaro e le minacce di
estorsione diventano virtuali ma non per questo meno temibili. Allo stesso
tempo, una volta appurato che clonare carte di credito e rubare le identità
online – il cybercrimine – rende più del narcotraffico, è nata una nuova
generazione di picciotti-hacker. Dopo essersi occupato per anni di ’ndrangheta
“tradizionale”, Biagio Simonetta si è immerso in questo nuovo universo liquido e
impalpabile e ne ha delineato i contorni offrendoci un'analisi lucida e
spaventosa della criminalità 2.0. Enne si legge come un romanzo da
brividi, ma descrive una realtà vicinissima a ognuno di noi.
L'autore: BIAGIO SIMONETTA è nato a Cosenza nel 1980. Giornalista, si è fatto le
ossa nella redazione del “Quotidiano della Calabria” per poi trasferirsi a
Milano, dove attualmente collabora con “Il Sole 24 Ore”. Ha pubblicato il
romanzo-inchiesta Faide. L’impero della ’ndrangheta (Cairo 2011) e il
saggio I padroni della crisi (Il Saggiatore 2013).
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