IL VIAGGIO DI VITTORIO di Egidia Beretta Arrigoni
192 pag - prezzo 15€
Sinossi: Egidia Beretta, mamma di Vittorio Arrigoni, ci racconta la breve vita di suo figlio, il cui barbaro assassinio, avvenuto Gaza nella notte tra il 14 e il 15 aprile 2011, è stato pianto dai giovani di tutto il mondo. Giovani che attraverso Vittorio hanno conosciuto e capito come si può dare un senso a «Utopia», come la sete di giustizia, di pace, di fratellanza e di solidarietà abbiano ancora cittadinanza e che, come diceva Vittorio, «la Palestina può anche essere fuori dall’uscio di casa». Vittorio, il volontario, l’attivista, il pacifista, la voce libera che raccontava Gaza dall’interno. Racconto che ci ha permesso di conoscere giorno dopo giorno una situazione mai così ben rappresentata, senza slogan, ma con la ferma convinzione che «conoscere è il primo passo per la soluzione». Fra madre e figlio la corrispondenza è frequente – «Io e Vittorio eravamo molto uniti, come idee, obiettivi e ideali, sono molto orgogliosa di lui, è sempre stato così» – e in questo libro Egidia Beretta ne ha fatto una selezione dettata dal sentimento e dall’importanza del contenuto, che ci fa capire quanto fosse forte il legame madre-figlio: «…domenica scorsa ero a Nazareth. Percorro strade che rappresentano la nascita, il viaggio esistenziale, il miracolo, il calvario di un Dio che di queste terre sembra essersi scordato. Lo faccio anche per te, mummy, per quella devozione fanciullesca…»
L'autrice: Egidia Beretta Arrigoni nata nel
LA BAMBA di Paolo Berizzi e Antonello Zappadu
192 pag - prezzo 18,50€
Sinossi: Tutto parte dai laboratori clandestini del Putumayo, foresta amazzonica colombiana ai confini con l’Ecuador, dove si produce il 50% della cocaina consumata nel mondo, un’insidiosa terra di nessuno dove si muovono eserciti di narcotrafficanti, guerriglieri, paramilitari, truppe regolari. Partendo dalla raccolta delle foglie di coca, e la loro trasformazione, questo libro racconta il viaggio a tappe di un grammo di cocaina in presa diretta. Il trasporto dal Sudamerica all’Africa centrale fino alla porta d’ingresso dei porti spagnoli e quello di Amburgo. Infine, il capolinea: le strade di Milano, la coca-city italiana. Un reportage duro, unico, firmato da un giornalista di inchiesta e da un fotoreporter, nato da testimonianze sul «campo», frutto di un paziente e coraggioso lavoro di ricerca nei luoghi, un collage di storie. Dietro quel grammo di bamba vi è la realtà dei contadini per i quali la droga è sopravvivenza, dei narcos che ingrossano il loro business, dei reparti speciali antidroga che ne fanno una missione di vita, dei clienti che non possono farne a meno. Questa inchiesta racconta l’odissea della cosa dal basso, intrecciandola con i destini di persone che vivono grazie o contro di essa. E ci fa toccare con mano, anche con la forza delle foto, una tragedia mondiale, economica, politica e di migliaia di vite.
Gli autori:
Paolo
Berizzi,
39 anni, è nato a Bergamo. Laureato in filosofia, è inviato de «la Repubblica».
Scrive di cronaca e politica e si occupa, in particolare, di inchieste. Nel
2009 ha
scritto Bande nere. Per Dalai
editore ha già pubblicato
Il mio piede destro (con Dario
Cresto-Dina, 2005) e Morte a 3 euro
(2008).
Antonello
Zappadu
è nato nel 1957
a Pattada (Sassari). Figlio di un giornalista della Rai,
inizia a fare il fotoreporter seguendo il fenomeno dei sequestri in Sardegna.
Nel 2007 e nel 2009 le sue fotografie più celebri – che ritraggono Berlusconi e
le sue ospiti a villa Certosa – fanno il giro del mondo. Vive in
Colombia.
IO SONO NESSUNO di Walter Molteni
224 pag- prezzo 16€
Sinossi: Può succedere perché la tua compagna ti lascia, e il cuore non regge. Può succedere perché perdi il lavoro, e prima c’è la benzina, poi la spesa, poi le bollette, infine l’affitto, e i soldi non bastano e, alla fine, resti senza. Può succedere perché un bicchiere tiene lontana la paura, ma, poi, la sola paura che ti rimane è quella di non bere. Può succedere perché hai corso per troppo, e a un certo punto hai dimenticato perché lo stavi facendo. Può succedere a te, al tuo migliore amico, alla persona che ti sta accanto. La paura peggiore dell’uomo moderno: ritrovarsi senza più nulla. È successo a Wainer Molteni: a trent’anni finisce per strada, a Milano. Conosce il freddo, la fame, lo sporco. Ci resta per otto anni, potrebbe passarci una vita. Reagisce, fonda Clochard alla Riscossa, il sindacato dei senza-casa. I barboni, dice, non sono parassiti, ma persone che hanno sogni e talenti da realizzare. Diventerà consulente della giunta Pisapia per il recupero sociale dei senzatetto. Una storia esemplare di speranza e solidarietà che ci tocca tutti.
L'autore: Wainer Molteni è nato a Marsiglia, ma è cresciuto a Mombello, in Brianza. Ha una laurea in Sociologia e un master in Criminologia. È stato uno dei più importanti dj degli anni Ottanta e direttore del personale di una catena di supermercati. Dopo otto anni di strada, tra mense, cartoni e occupazioni, fonda Clochard alla Riscossa, il sindacato dei senza-casa. Il 17 giugno 2012 apre in Toscana il primo agriturismo gestito da homeless.
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