giovedì 26 maggio 2011

VITA BASSA E TACCHI A SPILLO - POLLY WILLIAMS



Amy Crane ha trentun'anni e non sa più cosa sia una spazzola, una ceretta, una scarpa con il tacco. Nasconde i suoi chili di troppo sotto larghe magliette stinte e pantaloni con l'elastico. La giovane donna curata, mondana e amante dello shopping - quella donna che aveva davanti a sé una brillante carriera da PR e un'infinita serie di happy hour - sembra ormai cancellata per sempre da un evento naturale quanto definitivo: la maternità. E benché Amy abbia tutto quello che una giovane mamma può desiderare - una deliziosa frugoletta pronta per lo svezzamento, un compagno affettuoso e protettivo, una mamma sufficientemente invadente - il suo declino sembra inarrestabile. Anche perché Amy ha un terribile sospetto: che il suo "dolce" Joe la tradisca. Per fortuna la sua nuova amica Alice, una neo-mamma di una specie completamente diversa, viene in suo soccorso. Con un programma serrato di lezioni di Pilates, sedute dall'estetista e shopping coatto, intende dimostrarle che i poppanti - se vestiti giusti e nel passeggino giusto - possono trasformarsi in uno splendido accessorio e che dei papà, specie se un po' infedeli, si può fare anche a meno. Amy sposa il nuovo credo, ma quando riesce a infilarsi di nuovo nei suoi vecchi jeans comincia anche a rendersi conto che forse la felicità sta da tutt'altra parte...

Illuminante per chi ignora quanto un figlio possa cambiare la vita, ovviamente sono gioie e dolori, come tutto del resto, ma prima o poi bisogna farci i conti. Amy ama la sua bambina ma si è isolata dal mondo, non riesce + a sentirsi una donna,di certo non quella che era prima e così si sente profondamente infelice. Conosce, poi, questo nuovo gruppo di mamme che la travia in un certo senso, all'apparenza tutte belle, sofisticate e felici hanno storie pessime alle spalle, la loro è tutta apparenza e sebbene Amy arrivi ad una effimera felicità, dopo aver ripreso a suo mondo le redini della sua vita, capirà che in realtà la felicità già l'aveva e tutto quello che ha fatto, in fondo, non le ha poi così giovato. Alla fine l'amaro però non c'è perché riesce a recuperare gli affetti e le cose importanti.

Mi ha fatto capire che tra ormoni, pannolini e poppate le puerpere vanno seguite davvero prima e dopo perché è dura e come succede nella realtà possono ammalarsi sul serio e degenerare

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