lunedì 29 luglio 2019

uscite UTET di settembre

Daniele Zovi
LItalia selvatica
Storie di orsi, lupi, cinghiali, lontre, sciacalli dorati, linci e un castoro
304 pp. | € 20 | con 29 immagini a colori


Dallautore di Alberi sapienti, antiche foreste, un successo editoriale con oltre 15.000 copie vendute in 4 edizioni. 

«Farsi guidare in un bosco da Daniele Zovi è come esplorare il Polo Nord con la Regina dei ghiacci o la giungla con Mowgli.» Laura Pezzino, Vanity Fair 
Tra i massimi esperti di alberi, boschi, foreste e attento conoscitore della fauna selvatica, Daniele Zovi ha attraversato l’Italia da Nord a Sud sulle orme degli animali che stanno riconquistando il territorio del nostro Paese, in molti casi dopo aver rischiato l’estinzione.
È il caso della lince, per esempio: un tempo presente in tutte le regioni italiane, era sparita
quasi ovunque a causa dei cambiamenti ambientali, della diminuzione delle superfici boschive, della riduzione delle prede e della caccia spietata dell’uomo. Ora che è stata invertita la rotta, sono aumentati i boschi e con essi gli animali selvatici, le linci stanno ricomparendo e, anzi, andrebbero reintrodotte come elemento regolatore dell’equilibrio ecologico. Attraverso questa e altre storie, da sensibilissimo osservatore della natura qual è, Daniele Zovi guida il lettore alla scoperta della presenza degli animali selvatici che stanno tornando nel nostro territorio; una presenza e un ritorno che, sembra suggerirci l’autore, ancora una volta dicono molto del nostro rapporto con il territorio e la natura.

Daniele Zovi è nato nel 1952 a Roana e cresciuto a Vicenza. Si è laureato in Scienze Forestali a Padova e per quarant’anni ha prestato servizio nel Corpo Forestale dello Stato, prima come ufficiale e poi come dirigente. Nel 2017 è stato nominato generale di brigata del Comando Carabinieri- Forestale del Veneto ed è uno dei maggiori esperti in materia di animali selvatici, autore di diversi trattati sul tema.
Valentina Farinaccio 
Quel giorno
Cosa succede quando ci incontriamo 
192 pp. | € 16

«Si nasce per venire al mondo, dice una poesia bella, ci si incontra per fare miracoli.»

Le storie emozionanti e sorprendenti degli incontri che hanno cambiato il nostro mondo, la nostra storia, le nostre vite. 
John Lennon e Paul McCartney, Ingrid Bergman e Roberto Rossellini, Raymond Carver e Gordon Lish, Marina Abramovic e Ulay, Ernest Hemingway e il vecchio de Il vecchio e il mare, Steve Jobs e la sua famiglia adottiva, Battisti e Mogol, Ronald Reagan e Michail Gorbačëv... Quel giorno racconta il dietro le quinte degli incontri più memorabili e rivoluzionari che hanno segnato la vita di chi ne è stato protagonista e quella di molti altri, in alcuni casi hanno finito per cambiare la Storia di tutti: perché riconoscere l’altro significa sempre aprirsi a qualcosa di nuovo, trovare quel tassello che ci mancava, fare scoperte del tutto inattese capaci di cambiarci nel profondo o modificare radicalmente il corso delle cose.

Valentina Farinaccio è nata a Campobasso e da molti anni vive a Roma. Il suo primo romanzo, La strada del ritorno è sempre più corta (Mondadori), ha vinto il premio Rapallo Opera Prima, il premio Kihlgren e Adotta un esordiente. Giornalista e critico musicale, scrive per “Il Venerdì di Repubblica”, e parla di musica su Radio Capital e Rai1.

Paolo Nori
I russi sono matti
Corso sintetico di letteratura russa 1820-1921
224 pp. | € 16


Un viaggio sentimentale nella più bella letteratura del mondo 

Paolo Nori ha cominciato a studiare russo nell’autunno del 1988, a venticinque anni, ed è arrivato in Russia nel 1991 quando era ancora Unione Sovietica. Ha vissuto a Mosca gli anni tumultuosi della fine di quell’impero, ha percorso tutta la Transiberiana da Mosca a Vladivostok, ha fatto in tempo a dormire tra i banchi del settore libri antichi della biblioteca di San Pietroburgo e a vedere la piazza del Fieno di Dostoevskij distrutta dai nuovi ricchi. Questo è un corso sintetico di ciò che ha letto, studiato e imparato sulla letteratura russa e sui russi in generale. Sintetico nel senso che non segue un ordine cronologico, né fa un’analisi delle correnti letterarie russe, ma nel suo modo brillante e appassionato tratta di tre temi: il potere, l’amore e il byt (cioè la vita quotidiana) e anche del perché la letteratura russa sia finita nel 1991. Ma soprattutto parla di quanto è bello leggere libri russi, del male che ti fanno e del piacere che si prova quando uno scrittore ti ferisce. Gli scrittori russi lo sanno fare benissimo. Per questo motivo Paolo Nori ha letto più libri scritti in russo che libri scritti in qualsiasi altra lingua, e forse è per questo che dovremmo farlo anche noi.

Paolo Nori è scrittore e traduttore di alcuni dei più grandi autori russi, Lermontov, Puškin, Gogol, Turgenev, Gončarov e Tolstoj tra gli altri. Come autore ha esordito con Le cose non sono le cose (Fernandel) e Bassotuba non c’è (Einaudi Stile Libero). Ha fondato la rivista letteraria "L’Accalappiacani" e collabora con alcuni quotidiani, tra cui "Il Foglio" e "Il Fatto Quotidiano", e ha un blog su "Il Post".
Pasquale Chessa - Renzo De Felice
Rosso e nero
Intervista su Fascismo e Resistenza 
192 pp. | € 16

Una pietra miliare del dibattito storico e culturale sul fascismo, un libro intervista che fa ancora discutere.

Un bestseller da oltre 100.000 copie
Renzo De Felice aprì le porte del suo laboratorio storiografico al giornalista Pasquale Chessa, mentre era ancora impegnato nella scrittura dell’ultimo volume della biografia di Mussolini, quello relativo alla guerra civile 1943-1945. Da quell’incontro, inizialmente pensato come un’intervista giornalistica per anticipare i contenuti del volume, scaturì invece Rosso e nero, un libro-intervista con due anime: dell’intervista giornalistica ha il pregio della sintesi e le tensioni dell’attualità, del saggio storico ha la profondità dei temi e la forza dei documenti, spesso inediti. Pubblicato nel settembre del 1995, il libro fu un successo immediato, la prima tiratura di 30.000 copie venne esaurita nel giro di due giorni e per mesi occupò le pagine culturali delle testate italiane per le sue posizioni controcorrente su Repubblica Sociale di Salò, Resistenza e storiografia antifascista. Arricchito da una nuova prefazione di Pasquale Chessa, torna in libreria a più di vent’anni di distanza, ora che il dibattito su destra e sinistra, fascismo e antifascismo è più vivo che mai.
 
Renzo De Felice (1929–1996) è stato uno storico e accademico italiano, considerato il maggiore studioso del fascismo, alla cui approfondita analisi si dedicò sin dal 1960 e fino all’anno della sua morte.

Pasquale Chessa, giornalista e storico, ha cominciato con i programmi culturali di Radio Rai, poi con la sezione cultura dell’ "Espresso", ha diretto la cultura dell’ "Europeo" ed è stato vicedirettore di "Epoca" e "Panorama". Con UTET nel 2018 ha pubblicato Il romanzo di Benito. La vera storia dei falsi Mussolini.

Nessun commento:

Posta un commento