sabato 22 luglio 2017

SCRIVERE E' UN MESTIERE PERICOLOSO - ALICE BASSO


Inutile dire che aspettavo con ansia il seguito de L'imprevedibile piano della scrittrice senza nome tanto che, appena vidi circolare online la copertina, sognai di essere ad una presentazione in cui un'attrice, nei panni di Vani, recitava stralci del romanzo. Inconsapevolmente ho lanciato forse un'idea di marketing!

Venendo al libro, la protagonista è sempre Vani, una ghostwriter prestata alla polizia per alcune indagini nel primo capitolo della serie, ora ufficialmente nel loro organico come consulente. Ciò comporta il dover seguire dei corsi di autodifesa (fighissimi!) e che Vani intervenga negli interrogatori, compito in cui davvero eccelle!

Nel primo romanzo Vani si era vendicata dell'ex Riccardo, un fascinoso opportunista a mio parere. Qui scopriamo che è riuscito a salvare la faccia e, in un modo o nell'altro, torna sulla scena.

Il nuovo compito di Vani è aiutare una sdolcinata food blogger ed una cuoca ottuagenaria un po' svanita a scrivere un ricettario che contenga anche aneddoti legati ad una famosa famiglia torinese.

Nella suddetta famiglia c'è stato un omicidio cinque anni prima e così i racconti della cara cuoca Irma si intrecciano con il misfatto, immaginate come questo spinga Vani a volerne sapere di più ed a convincere il commissario Berganza a fare lo stesso.

In tutto ciò, Vani deve imparare a cucinare perché in primis è negata e poi le indicazioni di Irma sono troppo approssimative per poterle riportare tali e quali. In suo soccorso arriva quindi il commissario, un uomo che si rivela sempre più affascinante.

Nel romanzo ritroviamo Morgana, l'amica quindicenne di Vani, con i suoi piccoli grandi drammi adolescenziali a cui si aggiungono quelli del tredicenne Ivano, nipote del commissario.

Infine, scopriamo di più della Vani bambina, della sua famiglia e della sua casa, attraverso la narrazione di episodi privati del passato e del presente.

Avendo avuto il piacere di conoscere l'autrice, leggendo non potevo fare a meno di vedere lei che parlava raccontando la nuova storia, ho dovuto fare uno sforzo per tornare a concentrarmi su Vani come personaggio.

Sentimentalmente, per Vani ci sono lavori in corso, quel borioso di Riccardo ahimè si rifà vivo e qualche sorriso del commissario è sibillino, immaginate per chi io tifi, vero? Vedremo nel terzo capitolo della serie cosa succederà, io sono curiosissima e voi?

Ho letto gran parte del romanzo in spiaggia e sono riuscita ad incuriosire la mia cuginetta di 7 anni che non faceva altro che incitarmi a leggere per sapere chi fosse l'assassino :), nonostante l'età è un'appassionata di polizieschi e come dice lei "misteri". Inutile dire che mi abbia fatto pressioni per il romanzo successivo, già in mio possesso, che questa volta conto di leggere molto presto :).

Che dire? Alice di per sé è uno spasso, Vani non è da meno col suo modo di fare. In questo romanzo ci sono diversi colpi di scena, nulla è come sembra seppure sia vero quello che dice il commissario Berganza, ovvero che la criminalità è spesso banale.

A presto con le prossime avventure di Vani!




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