Siamo nell'America di fine anni '50 e l'artista Rudolf Abel viene arrestato con l'accusa di essere una spia sovietica. Al rifiuto di Abel di collaborare, gli viene comunque assegnato un avvocato e qui entra in scena l'avvocato assicurativo James Donovan.
Donovan prende seriamente il suo incarico, nonostante l'ostilità della sua famiglia, del suo capo e della comunità tutta.
Nel frattempo in Russia viene imprigionato un pilota americano per cui si profila uno scambio tra prigionieri, la svolta che Donovan aspettava per Abel.
Donovan si ritrova a fare da negoziatore, in veste non ufficiale, per trattare uno scambio di spie, peccato che Berlino in quel periodo sia in subbuglio e ci siano due americani trattenuti a fronte di un solo sovietico!
Premetto che adoro Tom Hanks ed in primis sono stata a vedere questo film per questo.
Di recente ho visto foto di parenti che sono stati a Berlino e rivedere la città ai tempi della costruzione del muro mi ha fatto forse ancora più effetto.
Mi sono rimaste le molte qualità dell'avvocato Donovan e la serenità di Abel, bello il rapporto che si instaura tra loro e persiste nonostante tutto.
Potevano essere approfondite le figure dei prigionieri americani ma, di fatto, sono personaggi marginali nella storia.
Potevano essere approfondite le figure dei prigionieri americani ma, di fatto, sono personaggi marginali nella storia.
Alla fine si scopre che la figura di Donovan esiste davvero e quindi la trama è ispirata ad una storia vera, adoro le storie vere!
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