pag. 208
Sinossi: Due efferati omicidi, un probabile serial killer
e un mistero che sembra avere radici in uno scavo archeologico in Kazakistan.
Un giallo venato di mistery per un commissario con un cronico mal di testa.
Un
rompicapo. È quello che deve risolvere il commissario Salina, indagando sulla
morte di un giovane ricercatore universitario, specializzato in lingue antiche,
il cui corpo è stato ritrovato con la testa tagliata di netto. La vita del
morto era tranquilla: università, casa, pochi svaghi.
Chi e perché ha ucciso l'uomo? Il mistero s'infittisce quando anche una giovane
prostituta di colore viene ritrovata decapitata. Per Salina e la dottoressa
Presti, il magistrato incaricato delle indagini, il doppio omicidio sembra
opera di un serial killer, fino a quando una donna telefona dalla Francia e
dichiara di conoscere chi è l'assassino. Il caso scotta e a Salina e Presti
vengono, nel frattempo, revocate le indagini. Ma i due non demordono e volano a Parigi per ascoltare la donna. Scoprono
che tutto il mistero ruota intorno ad uno scavo archeologico in Kazakistan,
alla ricerca di un Kurgan, un antico mausoleo funebre...
Tra suspense e mistero Antonio
Forni fa viaggiare il lettore dalla romantica Parigi alle esoteriche tombe del Kazakistan tessendo con sottile
maestria le fila della trama di un thriller mozzafiato. C'è solo un modo per
scoprire l'autore di efferati omicidi e il commissario Salina non si fermerà
davanti a niente per scoprire il mistero di Agharti.
L'autore: Antonio Forni è giornalista professionista, vicecaporedattore RAI del TGR
Campania. Ha pubblicato il romanzo noir Presagio napoletano (Lo Stagno
Incantato Editore).
pag. 256
Sinossi: Un romanzo lirico e neorealista su un gruppo di
ragazzi di periferia, che la vita ha messo con le spalle al muro.
Matteo, un ragazzo di 30 anni, ritorna dopo
dieci anni di assenza nel suo paese natio vicino Napoli. Percorrere le strade e
le piazze del paese rievoca in Matteo ricordi ed emozioni che si aprono in
continue ed improvvise visioni, in cui il passato ed il presente si mescolano
in un vortice senza fine. Rivede con gli occhi e con la mente le vite degli
amici che non ci sono più: Roberto, morto cadendo da un palazzo terremotato;
Antimo, ucciso da un carabiniere nel corso di una rapina; Geggè, che si uccide
perché il padre gli ha rubato i risparmi del lavoro; e poi Michele, Rosa, Ciro,
Anna... Lui era uno di loro, e ora è tornato per fare i conti con quel tragico
passato...
Massimo Cacciapuoti con un
linguaggio volutamente aulico e ricercato racconta, attraverso i ricordi del
passato di un uomo adulto, le vite
marginali di ragazzi difficili delle periferie, luoghi dove il tempo sembra
essersi fermato e il futuro è fatto soltanto di speranza.
L'autore: Massimo Cacciapuoti è nato a Giugliano in Campania (NA), dove vive e
lavora. È autore dei romanzi L’ubbidienza (Rizzoli, 2004), L’abito da sposa
(Garzanti, 2006), Esco presto la mattina (Garzanti, 2009), Non molto lontano da
qui (Garzanti, 2011), Va tutto bene (Barbera, 2012) e Noi due oltre le nuvole
(Garzanti, 2014). Pater familias è il suo primo romanzo, da cui è stato tratto
l’omonimo e pluripremiato film di Francesco Patierno.
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