venerdì 13 febbraio 2015

nuove anteprime Baldini & Castoldi

in libreria dall'11 marzo
pag. 240 - prezzo 15€

Sinossi: La nebbia autunnale avvolge Milano quando Aiace Pardon, un mite senzatetto che vive e mendica presso la stazione Centrale inizia a ricevere strane donazioni: prima 5, poi 10, 20 e 50 euro. Il vecchio è quasi cieco e del misterioso benefattore vede solo la punta delle scarpe, eleganti e lucide anche nei giorni di pioggia. Quando 100 euro cadono nel bicchiere dell’elemosina il gioco giunge al culmine e il barbone, poco dopo, sparisce. È stato ucciso dall’uomo con le scarpe lustre? Ne è convinta una senzatetto sua amica, che si reca alla Polizia a denunciarne la scomparsa. Il commissariato al completo si raduna ad ascoltare la deposizione della donna, tanto ripugnante nell’aspetto quanto colta e raffinata nei modi, ma proprio questa stranezza – un ossimoro, direbbe lei – fa sì che nessuno la prenda sul serio. Aiace Pardon sarebbe destinato a rimanere l’ennesimo clochard dimenticato, se le parole di «quella palla da bowling che ha mangiato un dizionario» non colpissero Alex Lotoro, un giovane sbirro che della vecchia è l’esatto opposto. Iniziano così le indagini che porteranno i due a scavare nel passato di Aiace, fino alla scoperta della verità.

L'autrice: Alessandra Selmi è nata a Monza nel 1977. Collabora come editor con diverse case editrici milanesi. Dalla sua esperienza è nato il libro E così vuoi lavorare nell’editoria. I dolori di un giovane editor (Editrice Bibliografica, 2014). Questo è il suo primo romanzo.

pag. 272 - prezzo 16,50€

Sinossi: È il 1993 e quattro giovani neri uccidono una ragazza americana bianca, pacifista, arrivata a Città del Capo con una borsa di studio alla fine dell’apartheid e alla vigilia delle prime elezioni democratiche. La madre di uno degli assassini scrive all’altra, quella «che ha perso la figlia», cercando di spiegarle in quale inferno – quell’universo concentrazionario dove i giovani sono allo sbando perché le loro mamme sono al lavoro dai bianchi, o ubriache, o morte giovanissime – è fiorita quella violenza assurda. Le scrive per chiedere perdono e comprensione ma anche per interrogarsi sulle responsabilità personali e collettive.

Il 25 agosto 1993, Amy Biehl, alunna bianca del Fulbright College, venne uccisa a Città del Capo da un gruppo di giovani neri, istigati da un insorgente movimento «anti bianco». Il libro si è ispirato a questa tragedia.


L'autrice: Scrittrice sudafricana cresciuta nei sobborghi di Città del Capo, dopo la laurea, ottenuta tra innumerevoli difficoltà, all’università del Sudafrica, ha svolto un master in scienze dell’organizzazione sociale del lavoro presso la Columbia University.

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