pag.336 - prezzo 18,50€
Sinossi: Una misteriosa lettera d'amore sospesa tra passato e presente, verità e inganno. Un segreto di famiglia sepolto nei ricordi; una passione più forte della paura e dell'oblio.
Austria, 1938. Kristoff, giovane orfano viennese, diventa apprendista presso Frederick Faber, mastro incisore specializzato nella realizzazione di francobolli. Quando il suo mentore, ebreo, scompare durante le devastazioni della terribile Notte dei Cristalli, Kristoff è costretto a mandare avanti la bottega al servizio dei nazisti. Ma la figlia di Faber, Elena, scampata alla cattura e collaboratrice della Resistenza, lo convince a unirsi alla causa, falsificando documenti e inviando messaggi in codice. Per lei, di cui è perdutamente innamorato, Kristoff farebbe qualunque cosa, a costo della sua stessa vita. Los Angeles, 1989. Da bambina, Katie amava accompagnare al mercato delle pulci suo padre, che era sempre alla ricerca di francobolli rari. Ora che l'Alzheimer gli sta togliendo passioni e ricordi, Katie spera di fargli un regalo gradito facendo stimare tutta la sua collezione. L'esperto di filatelia cui si rivolge, Benjamin Grossman, vi scopre una lettera la cui affrancatura, risalente all'inizio del secolo, sembra nascondere un messaggio segreto. Con l'aiuto di Benjamin, Katie decide di svelarne il mistero. Non sa ancora che la ricerca li condurrà a ritroso nel tempo, alla scoperta di una giovane coppia che si era giurata amore eterno, e poi nel presente esaltante di una Berlino che sta cambiando il mondo con la caduta del Muro. Non sa ancora che spetterà a lei, ora, rendere giustizia a quell'amore e a quella promessa. Ispirato a testimonianze reali della Resistenza, un romanzo che scuote le coscienze. Una storia coinvolgente che celebra l'importanza della memoria e i tanti eroi senza nome che con coraggio hanno sfidato i portatori d'odio.
L'autrice: Jillian Cantor si è laureata in Inglese alla Penn State University e ha conseguito un Master in Belle Arti all'Università dell'Arizona. Autrice pluripremiata di romanzi per adulti e ragazzi, è cresciuta a Filadelfia. Ora vive in Arizona con il marito e i due figli. La lettera perduta, in corso di traduzione in dieci lingue, nasce da storie vere risalenti ai tempi dell'Olocausto e della Seconda guerra mondiale.
pag. 224 - prezzo 16,90€
Sinossi: Italiani popolo di risparmiatori, bravissimi da sempre a sacrificare l'oggi in nome del domani. Per alcuni l'obiettivo è permettere ai figli di studiare, per altri è comperare casa, per tutti è assicurarsi un fondo per gli imprevisti. E poi c'è il problema della pensione: in una società che invecchia, avere risorse per vivere serenamente gli anni post-lavorativi è fondamentale. Accantonano molto, eppure questi risparmi fanno fatica a gestirli. Ora che i titoli di Stato, lo storico tesoretto, non rendono più, hanno rinunciato all'idea di far fruttare il denaro. Colpa della crisi del 2008, che ha segnato un grosso calo di fiducia nei confronti delle banche, ma anche della cronica impreparazione in materia finanziaria. Leopoldo Gasbarro, giornalista ed esperto di economia, invita a prendere in mano la situazione: come il malato si rivolge al medico più competente per guarire, così va selezionato l'istituto più affidabile e il professionista più serio. Verrà in aiuto la nuova direttiva europea MiFID2 che obbliga le banche a esplicitare tutti i costi di intermediazione, dando un valore chiaro alla qualità dei servizi e al ruolo di una consulenza qualificata. Solo così si potrà cambiare mentalità e passo: il risparmio sarà la base per investimenti calibrati che permetteranno di pianificare il futuro e garantiranno la tanto desiderata sicurezza. Da formichine o diventeremo investitori e pianificatori o vivremo un futuro sempre più incerto.
L'autore: Leopoldo Gasbarro (Napoli, 1964) cresce a Castel di Sangro (AQ) e vive a Milano. Cura e conduce su TgCom24 Mercati che fare, trasmissione che tratta il difficile mondo della gestione dei risparmi, e che ogni venerdì trova spazio nelle colonne de il Giornale. Collabora con Il Sole 24 ORE online per una rubrica che rilegge la gastronomia attraverso l'economia. Nel 2000 pubblicaL'urlo (Carsa Edizioni), il suo primo libro, nel 2014 firma la biografia di Ennio Doris C'è anche domani (Sperling & Kupfer) e lo scorso anno racconta la storia del cuoco tristellato Niko Romito in Apparentemente semplice (Sperling & Kupfer).
pag. 256 - prezzo 17€
Sinossi: A Porto Santo Stefano, sull'Argentario, in una giornata d'estate di fine anni Settanta inizia la cavalcata di un giovane romano: Giovanni Tamburi. Oggi Tamburi è un guru di Piazza Affari: investitore, merchant banker, consulente. Personaggio sconosciuto al largo pubblico, è uno dei registi dietro al successo di Moncler, il caso mondiale del lusso, e dell'atteso sbarco in Borsa del fenomeno Eataly di Oscar Farinetti. Dalla Ferrari ai cacciaviti preferiti da Valentino Rossi, da Alpitour a iGuzzini, passando per gli abiti di Hugo Boss e gli yacht della Azimut-Benetti, TIP, Tamburi Investment Partners, un po' investment bank, un po' merchant bank, un po' fondo di investimento, ha messo in piedi un polo del Made in Italy. Ricco di inediti retroscena, I signori del lusso ripercorre quarant'anni anni di Piazza Affari, dalla Bastogi alla Pirelli Cavi di Marco Tronchetti Provera fino alle alleanze e alle battaglie con Carlo De Benedetti. Questa non è solo la storia di Giovanni Tamburi & Alessandra Gritti, la donna più importante della finanza italiana, ma anche uno spaccato della politica economica, dei mali (tanti) e dei pregi (pochi ma ammirati) di un Paese che ogni giorno affonda nel declino, ma che svetta anche con i suoi marchi osannati in tutto il mondo. Tamburi ha escogitato un modo originale per finanziare le aziende, senza chiedere un euro al già tartassato contribuente: ha coagulato oltre cento famiglie ricche (non ricchissime) e le ha convinte a investire, invece di portare i loro soldi in Svizzera, come hanno fatto per decenni. L'Italia produce gioielli di imprese a cui però una pericolosa ritrosia ad aprirsi e una perenne mancanza di capitali impediscono di fare quel salto a industria globale in grado di sorreggere l'intero Paese. Tamburi e la sua TIP stanno in piccolo cercando di «fare sistema» in un Paese dove è facilissimo litigare e difficilissimo allearsi per contare di più.
L'autore: SIMONE FILIPPETTI è nato a Gubbio nel 1973 e vive a Milano. Archeologo mancato, ha iniziato a fare il cronista a Roma a il Giornale. Da diciassette anni scrive di finanza per Il Sole 24 Ore. Ha lavorato come corrispondente da New York, dove torna ogni volta che può. Nel 2014 ha pubblicato il suo primo libro Serenissimi affari (Marsilio), un impietoso ritratto degli imprenditori veneti. Nel 2016 ha vinto il premio «Giornalista dell'Anno» State Street per la migliore inchiesta. Ha curato l'edizione di Le Obbligazioni. Aspetti storici e teorici (Il Sole 24 Ore, 2018). Nel (poco) tempo libero che gli rimane ama coltivare bonsai.
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