giovedì 7 dicembre 2017

LA GHOSTWRITER DI BABBO NATALE - ALICE BASSO

Chi mi conosce sa che sono una super fan di Vani Sarca, in attesa del prossimo romanzo della serie (La scrittrice del mistero - in uscita il prossimo aprile), eccomi qui a raccontarvi di questo racconto a tema natalizio, offertoci dalla Garzanti per le festività prossime.


Vigilia di Natale del 2006, Vani si sveglia influenzata e se per chiunque ciò sarebbe quantomeno una seccatura, per lei è l'asso nella manica perché le permetterà di saltare la cena in famiglia che tanto mal sopporta. Almeno, questo è quello che crede Vani, perché l'irriducibile madre ha deciso che non esiste che lei resti sola a Natale per cui saranno loro ad andare da lei. 

Attenzione!! Peggio che andare dalla famiglia, per Vani c'è il ricevere la famiglia nel suo appartamento, visto che sono apertamente ipercritici verso il suo cosiddetto tugurio. I conati di vomito, poi, di certo non aiutano la causa.

Durante la cena, si sente un gran trambusto provenire dal piano superiore e Vani ne approfitta per allontanarsi dai suoi ospiti forzati.
Al piano superiore è in corso una festa di Natale per bambini, un regalo dei pargoli è sparito, qui nasce il mistero, chi lo avrà preso?

Come spesso purtroppo succede, le scaramucce dei bambini diventano liti tra adulti, tutti a fare illazioni e a sospettare di questo o quello. 

Riuscirà Vani a risolvere la situazione con le sue doti da "mentalista"? Lascio a voi immaginarlo e poi scoprirlo.

Per chi non la conoscesse,  sulle prima Vani si presenta e rende bene l'idea di sé in poche parole, per cui, anche se non aveste letto i precedenti romanzi, potete tranquillamente approcciarvi a questo racconto.

C'è da dire che, nel racconto, troviamo una Vani più giovane rispetto ai romanzi quindi non vi serve conoscere quello che succede nella sua vita negli anni a venire. Magari questo racconto potrà incuriosirvi e darvi lo spunto per leggere prima L'imprevedibile piano della scrittrice senza nome , seguito da Scrivere è un mestiere pericoloso e Non ditelo allo scrittore.

Col senno di chi sa, trovo esilaranti le ipotesi di Vani sull'ipotetico ispettore pronto a cercare la macchinina scomparsa la notte di Natale. E poi, Vani che interroga i bambini, scene da vedere sul grande schermo, la butto lì!

Nel complesso un racconto piacevolissimo, che fa sorridere spesso e non solo perché è a tema natalizio!

Ora, non so voi, ma io fremo per il prossimo capitolo della saga, si era capito? :)








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