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Sinossi: Pieve Cipolla, nelle Alpi bergamasche, uno dei
tanti borghi delle nostre splendide vallate, è nato dalla fantasia dell’Autore.
Non affannatevi a ricercarlo sulle cartine geografiche. Non lo troverete. In
buona parte è però stato creato sulla base delle caratteristiche che accomunano
i nostri paesini montani con economie basate sulla pastorizia,
sull’agricoltura, sull’artigianato locale, dove gli anziani trascorrono il loro
tempo giocando a carte, a bocce, bevendo qualche bicchiere di vino rosso in
compagnia e raccontandosi le storie di tutti i giorni, perfino quelle che
parlano di mostri orribili, creature terrificanti che giurano di aver visto tra
i boschi e i pascoli della valle. I giovani attendono il momento propizio per
lasciare il loro luogo natio, alla ricerca di fortuna altrove, dove le
industrie, quelle vere, possono offrire opportunità concrete per le loro
carriere e ambizioni, soddisfacendo parimenti il loro desiderio di evasione e
di libertà. Questi paesini si depauperano ogni giorno, ma alcuni riescono
fortunatamente a sopravvivere, conservando le loro economie ataviche, pur con
enormi difficoltà e problemi. In questi borghi, tra le nostre montagne, tre
sono le autorità riconosciute, quelle attorno alle quali ruotano il mondo
rurale e gli interessi dei loro abitanti: l’autorità religiosa, rappresentata
dal parroco del paese, sempre disponibile ad aiutare i suoi parrocchiani e
impegnato nella cura delle anime; quella sociale e politica, impersonata dal
primo cittadino eletto a tale carica e quella legale, che assicura la sicurezza
e l’ordine del paese e che è garantita dal maresciallo dei Carabinieri.
Esistenze, modi di intendere la vita, interessi e personalità talvolta diversi
gli uni dagli altri, ma con il medesimo fine: cercare di donare benessere e
prosperità alla comunità, costituita da paesani dalle mani callose e dalla
cultura non sempre sviluppata, alla perenne ricerca di stratagemmi per
raggranellare il necessario per sbarcare il lunario, talvolta utilizzando anche
mezzi non propriamente leciti. In questi borghi, spesso difficilmente
raggiungibili, dove talvolta il forestiero è guardato con ostilità, due
qualità, mescolate tra loro, contribuiscono a forgiare il carattere degli
abitanti: la generosità, estrinsecata nell’aiuto al prossimo e nel soccorso ai
più deboli e l’orgoglio di avere in comune la nascita in quella valle, di
sentirsi membri privilegiati di un’enclave che già era appartenuta ai loro
padri, e ai nonni e ai nonni dei nonni. In genere questo porta gli abitanti
della valle a diffidare degli stranieri, coloro che non abitano in valle, e a
interessarsi, talvolta in modo eccessivo, dei fatti altrui, senza però che ciò
venga visto come invasione della privacy o sconfinamento nella sfera privata.
Questo comune provare un marcato senso di appartenenza dà agli abitanti di
questi borghi il coraggio della critica e dello scambio di vedute, ma li rende
anche proni a emettere giudizi affrettati e non sempre rispondenti a realtà, a
una certa predisposizione al pettegolezzo e in alcuni casi anche a cavalcare la
maldicenza e la ritorsione, portata a termine con piccoli dispetti.
Un romanzo alla Guareschi, l’ideatore di Peppone e don
Camillo ma senza politica e con molti personaggi maschili e femminili che
ruotano attorno agli amici dello scopone scientifico che si incontrano tutti i
pomeriggi al Circolo Bocciofila Ungaretti, davanti a un buon bicchiere di vino
e che si raccontano e confidano le loro avventure, le loro aspirazioni, le loro
vite e anche i loro amori.
L’autore: Nato in provincia di Varese, sul Lago Maggiore,
dove attualmente risiede con la sua famiglia, l’autore è laureato in ingegneria
aeronautica e ha, per molti anni, lavorato come dirigente industriale in grosse
società italiane e multinazionali straniere.
Ama viaggiare e dedicarsi alle sue tre principali passioni:
scrivere, leggere e dipingere ad acquarello.
La sua narrativa, sempre attuale e talvolta ironica, rifugge
dagli eccessi e vuole proporsi come una lettura spensierata, disinvolta e
scacciapensieri.
Vincitore del premio nazionale “Le Porte del Tempo” 2012,
categoria Saggistica, con l’opera: La profezia del Cristo Pagano, edita da
Eremon Edizioni. Ha pubblicato anche con Kindle l’e-book Rudiobus, il cavallo
d’oro e con Eretica Edizioni, nel 2016, il suo romanzo mistery: La Tela del
Maligno.
Con Pieve Cipolla l’Autore si è classificato al secondo
posto al Premio Nazionale, editi e inediti, Parole di Terra 2016/17.
d'acchito mi sono detta che questo titolo non mi ispirava per nulla, o quasi...
RispondiEliminapoi, leggendo la tua recensione, mi è venuta una grande urgenza di approfondire... brava tu, o interessante lettura?
Non l'ho letto, ho riportato solo la scheda del romanzo ;)
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