Vi presento l’ultimo romanzo della Kinsella, autrice che
scoprii per caso ormai 13 anni fa ed ho quasi sempre adorato; la traduzione è a
cura di Stefania Bertola, a sua volta un’autrice che ho molto apprezzato nel
tempo.
Catherine, Katie per la famiglia e ora Cat per i colleghi, è una 26enne che dalla campagna si è trasferita nella metropoli londinese. Per una serie di sfortunati eventi, Cat si ritrova ogni mattina nella giungla dei pendolari, è costretta a fare un lungo viaggio sui mezzi (e non solo) per arrivare al lavoro ma tra scioperi e soppressioni, nonostante parta in anticipo, spesso si ritrova in ritardo.
Nel disperato tentativo di emergere sul lavoro, Cat sopporta di tutto ed al tempo stesso ammira la vita apparentemente perfetta della sua capa Demeter.
A rallegrare un po' le sue giornate, arriva un giovane alto e simpatico, Alex, peccato che poi si riveli tutta un'altra persona.
La prima parte del romanzo si conclude in quel di Londra, con tutto che va a rotoli.
Nella seconda parte del romanzo, quindi, ritroviamo Katie nel Somerset, alle prese con la nuova attività di famiglia.
E se la nuova-vecchia vita le si riproponesse prepotentemente?
Demeter non ricorda chi sia Cat, per cui ciò potrebbe aiutare Katie a prendersi una piccola rivincita sulla primadonna in questione.
Ma se anche Alex si trovasse a tiro, come potrebbe Katie sfuggirgli?
Non vi dirò altro della trama, dovrete scoprire il resto da voi.
Lo stato d'animo di Katie è un po' il mio, nell'incertezza lavorativa, con la voglia di avere una vita lontana da casa e l'impossibilità di farlo di fronte ai numerosi rifiuti che non sono mai pochi.
Diciamo che la protagonista incarna il disagio dei giovani d'oggi, laureati e bistrattati, a cui si offrono solo stage e che sono i primi ad essere sacrificati in caso di crisi.
A parte questo spaccato di realtà odierna, nel romanzo c'è un tessuto fatto di sentimenti e valori, quelli importanti e cari a noi tutti, prima tra tutti la famiglia, per quanto complicata possa essere.
All'inizio la storia può sembrare un po' lenta ma, dopo i primi capitoli, la narrazione diventa più scorrevole. Verso la fine, il ritmo è molto più veloce e si riesce a leggere con voracità.
Una bella storia a lieto fine che ci ricorda che le apparenze spesso ingannano e la perfezione proprio non esiste per nessuno!
Ciao, adoro la Kinsella e questo romanzo sarà una delle mie prossime letture :-)
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