PASSENGERS

Jim Preston (C. Pratt), meccanico, ed Aurora Lane  (J. Lawrence), scrittrice, hanno intrapreso un viaggio interstellare che nel giro di 120 anni avrebbe dovuto condurli dalla Terra su un nuovo pianeta da colonizzare. 

I due, come gli altri passeggeri e membri del personale, sono in uno stato di ibernazione; qualcosa, però, va storto e così i due si risvegliano con largo anticipo rispetto allo sbarco, ciò li condanna ad una vita sull'astronave senza possibilità di sbarcare sul nuovo pianeta ne di ritornare sulla Terra.

Questa condizione turberà entrambi sulle prime, come è ragionevole pensare, col tempo però si frequenteranno in maniera sempre più personale tanto da instaurare una relazione con i suoi alti e bassi.

La loro routine verrà interrotta dal risveglio di un membro dell'equipaggio e dalla consapevolezza che qualcosa a bordo dell'astronave sia palesemente mal funzionante. Il destino di oltre 5000 persone dipende solo da loro, riusciranno a ripristinare il viaggio alla volta di Homestead II?

I protagonisti sono chiaramente Aurora e Jim ma assieme a loro di fatto c'è solo il barista androide Arthur e brevemente un membro dello staff tecnico, tenere quindi banco per oltre un'ora è dura solo in due, devo dire che però ci sono riusciti egregiamente.

Il film da sia un senso di angoscia che di divertimento, in alcuni punti è però lento e infine un po' scontato. La sequenza finale è piacevole, Andy Garcia fa giusto un cameo a questo punto della storia.

In definitiva, posso dire che se la storia non è chissà che in termini di novità, ma gli attori sono davvero bravi oltre che palesemente belli :), no?

Di sicuro sono loro ciò che spinge ad andare in sala gli spettatori, appassionati del genere fantasy in cui entrambi gli attori hanno già dato mostra di se come saprete.

La visione è piacevole ma, non abbiate troppe pretese.