“Fiore del deserto” è un eclettico connubio
tra dramma e commedia e
porta sul grande schermo la storia vera di Waris Dirie, splendida e
ricercatissima modella, l’unica bond girl venuta dal deserto con i suoi
drammatici segreti. Nel cast la celebre modella Lidya Kebede, Sally Hawkins,
Juliet Stevenson, Craig Parkinson, Meera Syal, Anthony Mackie e Timothy
Spall, (migliore attore al Festival di Cannes nel 2014 per “Turner”).
La Fotografia è di Ken Kelsch,
professionista di alto livello e stretto collaboratore di Abel Ferrara:
Ken alterna scene con macchina a mano e scene con crane, secondo la volontà
della regista che voleva filmare al meglio l'Africa di Waris. “Fiore del
deserto”, girato tra il Gibuti (molto simile a Mogadiscio prima della
guerra), Londra, New York, con varie ricostruzioni di set a Colonia, tocca
quattro paesi e 3 continenti le cui culture si amalgamano e si incarnano nel
personaggio di Waris.
Il film racconta la consapevolezza di essere
donna in Africa, la fuga da un matrimonio imposto, la vita di domestica
analfabeta a Londra, il debutto nella moda e nel cinema sino ad arrivare alla
rivelazione del segreto che ha segnato la sua vita e per il quale lotta tuttora
come ambasciatrice Onu.
Il soggetto del film “Fiore del
deserto” è tratto dalla
biografia best seller della stessa Waris, che ha accettato di incontrare la
regista Sherry Hormann affidandole la sua storia a due sole condizioni: che
avrebbe filmato la scena della mutilazione e che avrebbe inserito nel film
l'ironia e la gioia di vivere propria della sua protagonista.
Sinossi: Waris Dirie nasce in un villaggio della
Somalia da una famiglia di nomadi con dodici figli dove subisce l’infibulazione
più o meno a cinque anni: a tredici il padre la vende a un uomo di sessant’anni:
Waris non accetta quel destino, fugge a Mogadiscio e poi a Londra, nella
residenza di uno zio ambasciatore lavorando come cameriera. Quando l’uomo viene
richiamato in Somalia, lei decide di restare in Inghilterra. Sola e analfabeta
si guadagna da vivere con mestieri umili. Si iscrive a una scuola serale finché
un giorno un fotografo, Terry Donaldson, la convince a
posare.
All’improvviso il suo destino cambia dando
inizio a una fortunatissima carriera di fotomodella. Al culmine del successo,
Waris ha trovato il coraggio di raccontare la propria storia e oggi è la
portavoce ufficiale della campagna dell’ONU contro le mutilazioni
femminili.
Trovate QUI il trailer
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