mercoledì 10 settembre 2014

nuova uscita Salani: Un'iperbole e mezza

pag. 272 - prezzo 16€

Sinossi: Il blog di Allie Brosh, Hyperbole and a Half, fondato nel 2009, è uno dei siti personali più seguiti al mondo con oltre 1,5 milioni di visitatori al giorno. Qui Allie Brosh ha iniziato a raccontare, con semplicità e ironia, la sua vita: dalle avventure della sua infanzia e del suo stupido cane alle sfide che ha dovuto affrontare nell’età adulta, tra queste la depressione.

Utilizzando Paintbrush Allie Brosh ha scelto di raccontare se stessa tramite un piccolo pesciolino dalla maglia rosa: «il personaggio che ho disegnato, perché rappresentasse me stessa nelle mie storie, ha un aspetto simile a quello di un animale e questo mi ha concesso alcune libertà narrative: poter mantenere un certo distacco tra storia e narratore ed essere molto più sciocca. È un’impronta di me stessa, non di come appaio, ma di come sono. In fondo al cuore io sono questa assurda, strana cosa».

Nel 2012 la storia della sua scomparsa dal blog inizia così: «Certe persone hanno un buon motivo per essere depresse, ma io no. Un giorno mi sono semplicemente svegliata triste e confusa senza nessunissimo motivo».

Nel maggio del 2013, dopo un periodo di lungo silenzio dovuto alla malattia, Allie Brosh è tornata a scrivere. In molti la stavano aspettando: in un solo giorno il post intitolato “Depressione parte seconda” è stato visualizzato da un milione e mezzo di utenti. Centinaia di fan hanno iniziato a scriverle e critici e psicologi hanno acclamato la sua perspicace descrizione della malattia.

A quelli che le chiesero perché avesse deciso di raccontare un’esperienza come questa attraverso la comicità del suo fumetto Allie Brosh rispose: «ho sempre utilizzato l’umorismo come un meccanismo di sopravvivenza. Alcune persone che sono depresse esprimono se stesse attraverso la poesia o la musica, alcune dipingo immagini profonde ed evocative. Io ho espresso la mia depressione capovolgendola e ridendoci sopra. Nella tragedia c’è davvero molta commedia».

Più tardi Un’iperbole e mezza è diventato un libro, in parte storia illustrata, in parte diario, che ha dominando le classifiche americane con oltre 400.000 copie vendute.

Perché Allie Brosh ha scelto di dare al suo blog, e al suo libro, il nome di Un’iperbole e mezza è lei stessa a spiegarlo in diverse interviste: “mi piacerebbe avere una storia brillante da raccontare, ma quello che in realtà accadde fu che mi venne richiesto di pensare a un nome per il mio blog prima di poter cominciare a scrivere qualcosa. Ero così impaziente di iniziare a scrivere i miei post che scelsi il primo nome, vagamente originale, che mi venne in mente. Sono fortunata di non averlo chiamato “No” o “Stai zitto e lasciami fare quello che voglio”.



L'autrice: Allie Brosh vive come una reclusa nella sua camera da letto a Bend, in Oregon. Nel 2009, ha pensato: “Idea grandiosa! Invece di diventare una scienziata, potrei scrivere e disegnare in Internet!” È stata un’idea  orrenda per troppi motivi, del resto non è nata da un ragionamento logico. Comunque da lì è partito tutto. In qualche modo, il blog Hyperbole and a Half di Allie ha vinto dei premi, e nel 2013, Advertising Age ha definito l’autrice una fra le cinquanta personalità creative più influenti del mondo. Allie Brosh si è attribuita personalmente molti premi, fra cui quello al “disegno di cavallo più bizzarro” e alle “più alte probabilità di successo”.

Nessun commento:

Posta un commento