lunedì 16 gennaio 2012

FOLLE ESTATE - GIULIO PINTO



La "folle estate" è quella di Silvia, professoressa di lingue antiche con la passione per le corse di cavalli e del suo fidanzato Samuele, funzionario di polizia, tanto scrupoloso quanto abile a chiudere gli occhi nel momento più opportuno.
I due, stanchi del loro lavoro e dei loro problemi familiari decidono di partire per una vacanza al fine di rilassarsi e passare più tempo assieme.
Samuele torna nei luoghi della sua infanzia e così presenta alla sua amata personaggi alquanto bizzarri tra parenti ed abitanti di quei luoghi.
Un soggiorno tranquillo si trasformerà in una lunga avventura fatta di incontri con pazzi, incidenti con squali e trafugamenti d'opere d'arte più o meno vere.
Numerosi i dettagli, sia di tipo tecnico che linguistico e descrittivo per quanto riguarda parole, luoghi, iter vari, modi di fare dell'ippica e dettagli storico-politici.
Le date sono protagoniste del secolo scorso ma, nonostante ciò, il romanzo è molto attuale.
Di sicuro gradito sia per gli appassionati di cavalli e delle loro corse che per chi si interessa di gialli o comunque dei periodi rossi-neri dell'Italia di un passato non troppo remoto. Piacevole, anche per i non appassionati di questi argomenti, perchè lascia molti spunti di riflessione ed investe vari ambiti, da quello della scuola a quello delle armi per esempio.
Ambientanto principalmente in Emilia con puntatine nel Milanese, vi è qualche espressione tipica del luogo ma il linguaggio risulta comprensibilissimo per tutta Italia.

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