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martedì 24 maggio 2011
NEI GIARDINI D'ACQUA - ALAN DREW
Una storia intensa e per me triste, non pensavo fosse qualcosa di leggero, ero pronta a sofferenze ed ingiustizie ma un amore giovanile sbocciato come una rosa nel deserto mi aveva fatto sperare che in fondo qualcosa di bello potesse esserci anche in determinati contesti, e invece no, come se il destino di alcuni fosse già segnato e proprio non si potesse cambiare. Siamo in Turchia, le vite ordinarie di Sinan e la sua famiglia vengono sconvolte in una notte, dopo una festa, il terremoto arriva e distrugge tutto, non solo le cose materiali come la loro casa ma anche l'ordine naturale delle cose. Una serie di conflitti ideologici e religiosi si mescolano a tradizione ed oscurantismo, voglia di rivalsa giovanile, amore, affetto ma anche odio e disprezzo. Non si può restare impassibili di fronte a tali sentimenti, il lettore ne viene risucchiato ed entra a farne parte sentendoli sulla propria pelle. Avrei sperato in un finale diverso ma difficilmente le cose sono idilliache, no?Il viaggio finale riesce a sospendere tutto come se tutto potesse ancora accadere e nulla fosse successo, quasi l'idea di un nuovo inizio. I giardini d'acqua non sono altro che l'idea del Paradiso secondo il Corano ed è tale idea che sprona Sinan nelle sue scelte ed azioni, Paradiso prima in terra e poi in cielo.
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