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lunedì 23 maggio 2011
MILLE SPLENDIDI SOLI - KHALED HOSSEINI
Mariam ha quindici anni, vive ritirata con sua madre ma sogna di poeti e di giardini meravigliosi, quelli di cui suo padre le racconta quando le fa visita. Peccato che queste cose non faranno mai parte della sua vita perchè Mariam è una harami, una bastarda, da tenere nascosta, alla fine un peso per suo padre per cui, crescendo, dovrà sopportare una sorte che non ha meritato.
Anni dopo è nata a Kabul Laila, una figlia davvero amata il cui padre ha voluto che studiasse perchè riteneva una società non potesse progredire finchè le proprie donne fossero vissute nell'ignoranza e quindi represse.
Mariam e Laila non hanno nulla in comune, se non il Paese in cui vivono ma, la guerra forzerà il loro incontro. Le loro vite si intrecceranno in maniera a noi non concepibile, prima rivali e poi solidali in un Afghanistan dove l'amore e l'amicizia sembrano ancora riuscire a sopravvivere.
Meno famoso de IL CACCIATORE DI AQUILONI ma ricco della stessa forza e tensione emotiva, questa volta l'autore narra principalmente di due donne e delle loro storie riassumendoci a modo suo la condizione femminile in Afghanistan. Un libro emotivamente forte, certe situazioni sono davvero pesanti ma per quanto siano frutto dell'autore non sono molto lontane dalla realtà e questo ti porta ad interiorizzarle ed a sentirle ancora di più.
Mi è rimasto inevitabilmente impresso per molto tempo, molto bello ma di sicuro non allegro per questo alterno questo genere di letture ad atri più leggeri.
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