Romanzo dal quale fu tratto il celebre film IL POSTINO con il compianto Troisi, girato nel 1994 e candidato all'Oscar.
La storia è ambientata su una piccola isola cilena dove si era rifugiato il celebre poeta e in cui viveva Mario Jimenez, un povero pescatore in cerca di riscatto. La gente dell'isola era per lo più analfabeta per cui l'unico a ricevere posta era Neruda e Mario,che era in grado di leggere ed aveva una bicicletta, divenne postino solo per lui. E' una storia di amicizia quella tra il poeta e il postino, un uomo semplice che cerca di entrare nelle grazie del primo per farsi aiutare a conquistare la sua Beatriz con la poesia. E' anche il ritratto di un periodo (primi anni '70) in cui i demagoghi della politica cercano di convincere le masse che in qualche modo tentano di migliorare la propria condizione attraverso il comunismo per lo più o con la cultura in pochi, in particolare Mario con la poesia. Non a caso, poi, l'amata di Mario si chiama Beatriz con un chiaro riferimento alla Beatrice amata da Dante.
A differenza del film, nel libro Mario non muore ma rimasto senza l'unico suo cliente,quando Neruda parte per Parigi,perde il lavoro di postino e diventa cuoco per la famiglia della moglie. Registrerà poi in onore del poeta,vincitore del Nobel,i suoi della sua isola che tanto mancano a Neruda dopo la sua partenza. Al suo rientro in un Cile assediato riuscirà ad incontrarlo morente tra mille pericoli, anche se non sembra, il poeta gli ha cambiato la vita.
Mi è piaciuto quando anni fa l'ho letto perchè parla di sentimenti semplici, della volontà di migliorarsi, conoscere, sapere e comunicare che mi caratterizza personalmente.
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