venerdì 26 aprile 2019

prossime uscite Utet


Sue Prideaux
Io sono dinamite
Vita di Friedrich Nietzsche
600 pp. / € 30

«Una biografia esemplare. Nietzsche emerge finalmente dalle nebbie dei luoghi comuni, evocato vividamente... Un ritratto attento e scrupoloso» The New York Times

«
La miglior biografia dell'anno» The Times
Friedrich Nietzsche è una delle figure più enigmatiche della storia della filosofia e i concetti di superuomo, volontà di potenza o moralità degli schiavi hanno radicalmente ridisegnato la nostra comprensione della condizione umana. Ma chi può dire di sapere davvero qualcosa di Nietzsche al di là dei luoghi comuni come la persistente associazione con il fascismo? Dove si colloca un pensatore che è stato ugualmente amato da Albert Camus, Ayn Rand, Martin Buber e Adolf Hitler?
Nietzsche ha scritto che tutta la filosofia è autobiografica, e in questa avvincente biografia Sue Prideaux accompagna i lettori nel mondo di un pensatore brillante, eccentrico e profondamente tormentato, soffermandosi sugli eventi e le persone che ne hanno plasmato la vita e il pensiero: l’infanzia turbata dalla morte del padre, passando per l’educazione cristiana, la carriera di insegnante e l’elaborazione di un pensiero filosofico rivoluzionario nel suo ritiro solitario tra i monti fino alla follia. Prideaux documenta la vita intellettuale ed emotiva di Nietzsche con l'intuizione e la sensibilità di un grande romanziere.
Non possono mancare i ritratti indimenticabili delle persone più importanti per Friedrich Nietzsche, tra cui Richard e Cosima Wagner, Lou Salomé, la femme fatale che gli spezzò il cuore; e quello della sorella Elizabeth, rabbiosa nazionalista tedesca e antisemita che ne manipolò i testi e trasformò l’archivio di Nietzsche in una meta di pellegrinaggio per gli ideologi nazisti.

Sue Prideaux è un’autrice inglese pluripremiata per i suoi romanzi e le biografie di personaggi dell’arte e della cultura del Novecento. Il suo libro sull’artista Edvard Munch, autore dell’Urlo, ha vinto il James Tait Black Memorial Prize; la biografia del drammaturgo svedese Strindberg ha vinto il Duff Cooper Prize ed è stata tra i finalisti del Samuel Johnson Prize. Io sono dinamite ha ottenuto il riconoscimento di Migliore Biografia del 2018 di ‘The Times’.



Amedeo Balbi
L'ultimo orizzonte

Cosa sappiamo davvero dell'universo 
288 pp. / € 17
Le risposte alle domande fondamentali sull'origine, l'evoluzione e la natura dell'universo
Negli ultimi cinquant’anni, la scienza ha messo insieme un quadro che descrive in modo straordinariamente accurato la storia delle origini e dell’evoluzione del nostro universo. Conosciamo con grande precisione l’età del cosmo, il suo contenuto di materia ed energia e la sua struttura su grande scala. Comprendiamo i meccanismi fisici che hanno portato
l’universo a evolvere dallo stato semplice e indifferenziato degli inizi fino a quello ricco e complesso in cui ci ritroviamo a vivere. Allo stesso tempo, alcune delle nostre domande fondamentali non hanno una risposta. L’universo è finito o infinito? Lo spazio e il tempo hanno avuto un inizio, e avranno una fine? Le leggi di natura potevano essere diverse? Esistono altri universi oltre il nostro? Perché c’è qualcosa piuttosto che nulla? È possibile una conoscenza completa della natura ultima della realtà? Sono domande che sfidano il potere di indagine della scienza, che ci costringono a riflettere sulla nostra capacità di distinguere ciò che sappiamo da ciò che non sappiamo, ciò che possiamo sperare di comprendere da ciò che potremmo non capire mai. E, in definitiva, interrogano la nostra stessa umanità, la nostra natura di esseri pensanti, e il nostro posto in un cosmo di cui non possiamo smettere di investigare il mistero.

Amedeo Balbi (Roma, 1971) è professore associato di astronomia e astrofisica all’Università di Roma Tor Vergata e membro del Foundational Questions Institute. Autore di numerose pubblicazioni scientifiche, viene spesso invitato in tv come esperto di astronomia, scrive per diverse testate, tra cui ‘la Repubblica’, ‘La Stampa’, ‘Wired’ e ‘Il Post’, e tiene una rubrica mensile su ‘Le Scienze’.


Mona Chollet
Streghe
Storie di donne indomabili 
256 pp. / € 18

«La storia di come una parola infamante è diventata il simbolo delle donne che lottano contro il dominio maschile» Le Monde

Più di 70.000 copie vendute in Francia
Nell’epoca di #MeToo la strega è ridiventata una figura centrale per le femministe di tutto il mondo: al contempo incarnazione della Vittima per cui si pretende giustizia e indomita ribelle contro il potere maschile. Ma chi sono state Le streghe, le donne accusate di stregoneria in Europa tra la fine del medioevo e l’alba dell’età moderna? Per quali ragioni sono state cacciate, represse e uccise? E siamo sicuri che la caccia sia davvero finita, e non resista invece sottotraccia, in forme meno spettacolari?
Mona Chollet indaga le tipologie femminili su cui si concentra da sempre la persecuzione: vedove, anziane e single, donne indipendenti, ma soprattutto donne senza figli, donne che rifiutano la maternità. Mescolando con coraggio l’antico e il contemporaneo, Chollet non si limita a costruire un documentato saggio storico, ma ci mostra chiaramente i sinistri bagliori che i roghi delle streghe continuano a proiettare su di noi.

Mona Chollet è una scrittrice e giornalista franco-tunisina. Caporedattrice di “Le Monde diplomatique”, ha collaborato con “Charlie Hebdo” e pubblicato saggi sulla condizione femminile nella società occidentale.


Giovanni Negri
Il mistero del Barolo
Storia e segreti di un grande vino
220 pp. / € 18

La storia avventurosa e mai raccontata di come il Barolo è diventato «la bottiglia più ambita del mondo»
C’è stato un tempo in cui, nel fazzoletto di terra dove si produce il Barolo, per comprare un ettaro di vigneti bastavano cinquemila lire. Oggi lo stesso ettaro vale due milioni di euro: dalla “malora” alla speculazione, il vino è diventato una banca.
Il Barolo vale così tanto non solo perché è un vino eccelso, ma perché è unico: non può essere riprodotto e clonato, né trasferirsi in nessun altro luogo del mondo.
Così come unica è la sua antichissima storia. Comincia con le legioni romane che piantavano vigneti almeno quanto costruivano strade, in ogni angolo dell’impero; prosegue in un medioevo caldissimo, quando la Groenlandia era verde come dice il suo nome; attraversa la glaciazione del Seicento, quando a 40° sottozero il vitigno rischiò di estinguersi; e poi si lega alle vicende dei Savoia, favorendo col suo contributo alcolico le sorti del Risorgimento.
Giovanni Negri ci guida alla scoperta del Mistero del Barolo, un vino capace di farci viaggiare nel tempo.

Giovanni Negri, scrittore e imprenditore, negli anni ottanta è stato segretario del Partito radicale. Lasciata la politica si è dedicato alla produzione di vino nelle Langhe. Tra i suoi libri: Vinosofia (con Roberto Cipresso, Piemme 2008) e Il sangue di Montalcino (2010) e Prendete e bevetene tutti (2012), entrambi pubblicati da Einaudi.

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