lunedì 4 luglio 2016

IL MISTERO DELLA GAZZA LADRA - EMILIO MARTINI


Continua la saga del commissario Bertè, un poliziotto di origini calabresi che da Milano è stato inviato in Liguria, esattamente a Lungariva, a causa del proprio temperamento.

Archiviata la storia con la fidanzata storica, la frivola Patty, si consolida l'affetto nei confronti della cara Marzia, locandiera sposata che lo ospita ormai da tempo.

In quel di Lungariva vi è un altro omicidio, la commercialista Luciana Saturno è stata ritrovata cadavere in casa con delle monete in bocca e dei tarocchi addosso. Cosa vorrà significare questo particolare simbolismo?

Indagando, Bertè scopre che la Saturno era appassionata di tarocchi e che la donna che glieli leggeva, una donna ammaliante, le era anche troppo vicina.

Perché le monete in bocca? A quanto pare la commercialista negli ultimi tempi aveva mandato in malora clienti già in difficoltà ed aveva lucrato sui loro guai finanziari.

Si dipinge un ritratto non proprio limpido della defunta, come se la propria fine fosse la giusta punizione per la propria condotta. Si sarà trattato di vendetta o cosa? Leggete il romanzo per scoprirlo, non c'è nulla di scontato.

Il commissario, per chi non lo sapesse, scrive racconti sotto l'impulso della rabbia per "i morti ammazzati" e così, durante il romanzo, ci sono come sempre spezzoni dei suoi scritti.

Altra valvola di sfogo per il commissario è il cibo, le sue citazioni culinarie mettono davvero appetito a volte, meglio leggerlo a stomaco pieno, eheh.

Un noir dei giorni nostri, molto realistico.

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