lunedì 4 marzo 2013

ENTRA NELLA MIA VITA - CLARA SANCHEZ


Nella prima parte del romanzo Veronica ha 10 anni e scopre per caso, in una cartella porta documenti dei suoi genitori, la foto di una bambina che ha circa la sua età e ne riporta il nome, Laura; iniziano a tornarle alle mente le volte in cui l'ha sentita nominare senza interesse e si interroga su chi sia, senza osare chiedere delucidazioni ai suoi genitori.
Di contro, altrove ma sempre a Madrid, Laura ha 12 anni, viene prelevata da scuola da sua nonna Lilì e le viene detto di prendere tutta la sua roba in fretta perchè devono trasferirsi in città, più vicine al negozio della nonna.
Passa del tempo e nella seconda parte del romanzo Veronica ha ormai 17 anni, ha terminato la scuola e dovrebbe iscriversi all'università ma, sua madre Betty si ammala e la cosa le passa di mente. Veronica inizia così a fare la rappresentante di cosmetici sostituendo la madre, si alterna in ospedale con suo padre Daniel mentre, suo fratello minore viene mandato al mare dai nonni materni.
Laura invece, ha 19 anni, ha fallito l'ingresso nel balletto nazionale e così ora si dedica all'attività di famiglia, sopperendo alle mancanze materne, mentre la sera riesce a dedicare uno spazio alla sua passione insegnando danza.
Cosa hanno in comune le due ragazze? A vederle nulla, in base ai sospetti di Betty prima e di Veronica poi, invece, tutto il corredo genetico. Betty, infatti, ha avuto una prima bambina, era sola e le fu detto che la piccola era morta poco dopo ma lei non ci aveva mai creduto e, ormai ossessionata, aveva cercato di scoprire la verità, arrivando a scattare quella foto di Laura bambina. Nella malattia Betty sembra rassegnarsi mentre Veronica cerca di riempire quella mancanza e si mette ad investigare come può per capire se ha davvero una sorella e se questa è proprio quella Laura della foto.
Una storia che potrebbe essere ispirata alla realtà, al traffico dei neonati e che mi ha fatto pensare alle pratiche messe in atto con i figli dei desaparecidos dell'america meridionale.
Il titolo di questo romanzo esprime un invito, non si sa bene da che parte ma, sembra un sentimento condiviso dei protagonisti.
Una storia agrodolce perchè, nonostante tutte le ingiustizie e brutture subite o perpetrate, quasi tutti otterranno ciò che meritano, nel bene e nel male.
In certe occasioni viene voglia di scuotere Laura che vive in un mondo tutto suo e non si accorge di quello che le sta attorno o colpire personaggi cinici e falsi come donna Lilì ed Ana per cui, il romanzo riesce a prendere molto, fa desiderare al lettore di poter intervenire, di trasformarsi a sua volta in detective per scoprire la verità, punire i colpevoli e risistemare tutto.

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