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martedì 30 aprile 2019

prossime uscite DeA Planeta

A cura di Stephanie PERKINS
Cosa resta dell'estate
Storie d'amore lunghe un anno


Data di uscita: 21 maggio
Pagine 416  – euro 16,15

Dodici storie d’amore firmate da autori di fama internazionale, tra cui le due autrici bestseller Cassandra Clare e Veronica Roth.
Ogni estate ha la sua storia d’amore. Sei pronta per la tua? C’è forse un momento migliore dell’estate per innamorarsi? Sicuramente no. Ne sono convinti anche Veronica Roth, Cassandra Clare e altri dieci autori bestseller internazionali che ci regalano una raccolta di racconti indimenticabili. Dodici racconti romanticissimi uniti dal doppio fil rouge dell’estate e dell’amore. Una lettura perfetta per sognare passeggiando al chiaro di luna, guardando un tramonto o facendosi accarezzare dalla brezza del mare. Frizzante come una bibita fresca e avvolgente come il sole d’agosto.

Gli autori: Veronica Roth, Cassandra Clare, Stephanie Perkins, Jennifer E. Smith, Nina La Cour, Leigh Bardugo, Francesca Lia Block, Libba Bray, Brandy Colbert, Tim Federle, Lev Grossman, Jon Skovron.
Dov Patrick ALFON
Sarà una lunga notte

Data di uscita: 28 maggio
Pagine 200 – euro 17,00

 
Dalla penna di un ex ufficiale dell'intelligence israeliana, un thriller sorprendente con oltre 60.000 copie vendute.
Parigi, aeroporto di Charles De Gaulle. Un cittadino israeliano di nome Yaniv Meidan, giovane responsabile marketing di una società informatica, scompare nel nulla dopo essere stato registrato dalle telecamere di sorveglianza in compagnia di una donna bionda vestita in rosso. Sulle prime, nessuno pensa che l’innocuo manager di una start-up tecnologica possa cadere vittima di un rapimento, ma nel WC chimico di un’ala in ristrutturazione vengono poi ritrovati una parrucca bionda e un tailleur rosso sporco di sangue. Nelle stesse ore, nella capitale francese atterra Zeev Abadi, colonnello dell’esercito israeliano e nuovo capo designato dell’Unità 8200, un dipartimento militare segreto per le attività d’intelligence. Ponendo repentinamente fine a quello che doveva essere un viaggio di piacere, Abadi si attiva nel tentativo di ricostruire un quadro dettagliato della situazione e, soprattutto, vincere le resistenze del commissario Difficile, a capo della polizia giudiziaria locale. Quando un secondo cittadino israeliano reduce dal volo El-al 319 – lo stesso su cui si erano imbarcati Yaniv Meidan e Zeev Abadi – viene prelevato con la forza da un commando cinese, quello che pareva un banale caso di polizia di colpo assume i connotati di una vicenda di spionaggio internazionale. Gli orologi di mezzo mondo si sincronizzano, e il countdown ha inizio. Mentre il caso si fa di ora in ora più intricato e le diplomazie di diverse nazioni si affannano per contenere la crisi (o volgerla a proprio vantaggio), il colonnelo Abadi e la sua luogotenente a Tel Aviv, l’avvenente e impulsiva Oriana Talmor, si imbarcano in una corsa contro il tempo che dalle banlieue parigine li trascinerà nei corridoi del potere di Tel Aviv. Un’escalation lunga ventiquattro ore, al termine della quale i due si ritroveranno al centro di una cospirazione più ingegnosa e agghiacciante di quanto si potesse temere.

Dov Patrick ALFON è nato a Sousee, in Tunisia, nel 1961 ed è cresciuto a Parigi (la nonna materna era italiana, originaria di Livorno). Ha scritto il suo primo racconto all’età di nove anni, pubblicato sulla rivista di fumetti «Spirou». Nel giorno del suo undicesimo compleanno la sua famiglia si è trasferita in Israele, stabilendosi a Ashdod, dove Alfon ha frequentato le scuole superiori. In seguito ha prestato servizio militare nell’unità di intelligence informatica dell’IDF e, nel maggio del 2008, è stato nominato editor in chief del quotidiano «Haaretz». Insieme allo scrittore Etgar
Keret (pubblicato in italia da e/o e Feltrinelli), è co-editor di Storyvid, un progetto artistico e culturale che si basa su un nuovo modo di raccontare, con l’obiettivo di creare l’equivalente letterario di un video musicale, che ha suscitato l’interesse di numerose testate, tra cui «The Paris Review».

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