pag. 228 – prezzo 16,90€
Sinossi: La vita, a volte, mette davanti allo stesso
istante. È così per Alma e Maria che scoprono di essere in attesa di un figlio
a pochi mesi di distanza l’una dall’altra. Sono in momenti diversi della loro
esistenza, eppure d’un tratto così simili. Ed è sempre stato così per loro due:
amiche dai banchi del liceo non c’è pianto che non sia stato consolato o risata
che non abbia avuto la sua eco. Nonostante la distanza e nonostante le curve
del destino.
Ma ora è arrivata la notizia che cambia tutto. Quella
notizia che riempie di paura e di emozione. Le loro strade, però, si dividono
presto: il sogno di Alma continua mese dopo mese, mentre quello di Maria si
spezza in una fredda giornata d’inverno. Ed è allora che l’amicizia che le lega
deve stringere i fili della sua rete. È allora che ognuna di loro deve trovare
la forza di dare spazio all’altra, superando il proprio dolore o la propria
gioia. Perché dolore e gioia possono confondersi, scambiarsi, sorprendere.
Perché si è fragili e forti nello stesso tempo, come l’argilla. Alma e Maria
scoprono che dire tutto quello che c’è in fondo al cuore spesso è un’impresa
difficile. Ma non è così se abbiamo accanto chi sa ascoltare. Chi ci fa sentire
come se non ci fosse nient’altro al mondo.
Alma e Maria vivono sulla loro pelle che la maternità è un
viaggio fuori e dentro di sé. Qualunque sia il suo esito. Perché si può essere
madri in mille infiniti modi. Si può essere amiche in mille infiniti modi. Si
può essere donne in mille infiniti modi.
Le autrici:
Laura Martinetti vive a Torino dove lavora come architetto
libero professionista. Dipingere, progettare, creare, fanno da sempre parte di
lei.
Manuela Perugini, avvocato, è stata per anni socia di uno
studio legale internazionale a Milano. Nel 2017, la decisione di lasciare
l’avvocatura e tornare a Torino per seguire altre passioni.
pag. 272 – prezzo 17,90€
Sinossi: Nel cuore di York, nel Nord dell’Inghilterra, c’è
una piccola e fornitissima libreria. È il rifugio preferito della giovane
Loveday Cardew. L’unico luogo che sia mai riuscita a chiamare casa. Solo qui si
sente al sicuro. Solo qui può prendersi cura dei libri proprio come i libri si
prendono cura di lei. Perché è attraverso le loro pagine che la giovane libraia
riesce a comunicare le emozioni e i sentimenti più profondi: la solitudine di
Anna Karenina; la gioia di vivere di La fiera della vanità; le passioni
travolgenti di Cime tempestose.
Fino al giorno in cui comincia a ricevere misteriosi pacchi
ricolmi dei libri con cui è cresciuta, e inizia a pensare che qualcuno stia
cercando di mandarle un messaggio. Qualcuno che, forse, la conosce bene e che
conosce anche la sua infanzia, divisa tra una madre assente e una donna che ha
cercato di esserne il sostituto. Un’infanzia piena di ricordi difficili.
Loveday non ha la minima idea di chi possa essere e del motivo per cui il
misterioso mittente si ostini a non lasciarla in pace. Sa solo che non può più
continaure a nascondersi e a fare finta di niente: se vuole costruirsi un
futuro diverso, migliore, deve affrontare il passato che ha fatto di tutto per
lasciarsi alle spalle. Al suo fianco, pronto ad aiutarla a raccogliere tutto il
coraggio di cui ha bisogno, c’è il brillante e dolcissimo Nathan, poeta in
erba, l’unico che sembra conoscere la strada per arrivare al suo cuore. A poco
a poco, con i suoi versi pieni di speranza, riesce a scalfire il guscio che
Loveday si è costruita intorno e a regalarle la promessa di una felicità che
lei, in fondo, non vede l’ora di afferrare.
L’autrice: Stephanie Butland vive con la famiglia in
Northumberland. Quando non è impegnata a scrivere nel suo piccolo studio sulla
riva del mare, cerca di stimolare le persone a pensare con maggiore creatività.
pag. 272 – prezzo 18,60€
Sinossi: La notte del
6 maggio 1928, i carabinieri di Porta Ticinese a Milano fermano due persone per
schiamazzi notturni e rissa. Uno è un trentacinquenne, studente universitario
provvisto di tesserino da giornalista. Interrogato, snocciola una lista di
conoscenze che arriva fino al direttore del «Popolo d’Italia», quel Mussolini
fratello di…, per accreditare la sua versione, ovvero che è stato fatto oggetto
di adescamento indesiderato. L’altra è una bella ragazza che, naturalmente,
sostiene il contrario. Ma amicizie per farsi rispettare non ne ha, e
soprattutto non ha con sé i documenti, per cui devono crederle sulla parola
circa l’identità e la provenienza: Desolina Berilli, in arte, essendo cantante
e ballerina, Doris Brilli, di Bellano. E dunque, la mattina dopo, la ragazza
viene scortata al paese natio. Che se ne occupi il nuovo comandante, tale
Ernesto Maccadò, giovane maresciallo di origini calabresi giunto sulle sponde
del lago di Como da pochi mesi. E lui, il Maccadò, turbato per il clima
infausto che ha spento l’allegria sul volto della fresca sposa Maristella,
coglie al volo l’occasione per fare il suo mestiere, ignaro delle complicazioni
e delle implicazioni che il caso Doris Brilli è potenzialmente in grado di scatenare.
L’autore: Dopo aver frequentato «il severissimo liceo
Manzoni» di Lecco, Andrea Vitali si laurea in medicina all'Università Statale
di Milano ed esercita la professione di medico di base nel suo paese natale.
Scrittore molto prolifico, ha esordito nel 1990 con il
romanzo breve Il procuratore, ispiratogli dai racconti di suo padre; nel 1996
ha vinto il Premio letterario Piero Chiara con L'ombra di Marinetti, ma il
grande successo lo ha ottenuto nel 2003 con Una finestra vistalago (Premio
Grinzane 2004).
Nel 2006 ha vinto il Premio Bancarella con il romanzo La
figlia del Podestà; nel 2009 il Premio Boccaccio e il Premio Hemingway.
Tra i numerosi romanzi, ricordiamo: nel 2011 La leggenda del
morto contento e Zia Antonia sapeva di menta. Nel 2012 Galeotto fu il collier e
Regalo di nozze. L'anno successivo escono Le tre minestre, lungo racconto
autobiografico edito da Mondadori-Electa e Di Ilide ce n'è una sola. Nel 2014
Quattro sberle benedette, Premiata ditta Sorelle Ficcadenti e Biglietto,
signorina!; nel 2015 La ruga del cretino, scritto con Massimo Picozzi, Le belle
Cece, La verità della suora storta, Quattro schiaffi benedetti, Un amore di
zitella (tutti editi da Garzanti). Nel 2016 Nel mio paese è successo un fatto
strano (Salani), Le mele di Kafka (Garzanti) e Viva più che mai (Garzanti).
Da ricordare che con il romanzo Almeno il cappello (edito
nel 2009 da Garzanti) Andrea vitali ha vinto il Premio Casanova, il Premio
Isola di Arturo Elsa Morante, il Campiello sezione giuria dei letterati ed è
stato finalista al Premio Strega.
I suoi libri, pubblicati in Italia da Garzanti, sono stati
tradotti in molti paesi, tra cui la Turchia, la Serbia e il Giappone.
Leggete QUI un estratto
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