Sinossi: Una donna in carriera abbandona il lavoro e il successo
professionale e in una giornata gelida arriva su una spiaggia dell’Adriatico
dove vorrebbe sentire di nuovo le cose o farsi capire da chi vive dall’altra
parte del mare e soffre la durezza di guerre e incomprensioni.
Un ragazzo triste e solitario, in rivolta contro tutto, in
una biblioteca di quartiere politicamente corretta cancella con il bianchetto
le parole superflue dei libri, per liberare la vita dalle finzioni e dalle
parole inutili.
Un uomo sposato abbandona famiglia e amici per tornare su
un’isola vulcanica e mettere a confronto la natura selvaggia con le immagini
crudeli dei quadri di Francis Bacon che non riesce dimenticare.
Un giovane bizzarro e sconclusionato, pieno di problemi con
la giustizia, rimpiange la lontananza del fratello affermato nel lavoro, che
forse lo ha iniziato alle droghe, e sogna l’amore, una ragazza cui potersi
presentare con spavalda sicurezza.
Sono alcuni dei protagonisti dei racconti veloci, intensi,
dolorosi, e talvolta comici, di Franco Iannelli. Persone sull’orlo: il mondo
non li vuole o loro non vogliono il mondo. Persone che cercano con
testardaggine un senso e un barlume di vita autentica nel disordinato grigiore
quotidiano.E davanti agli occhi e all’anima, il mare, sogno perpetuo o brutale
schiaffo in faccia, approdo liberatorio o muro insormontabile di fronte agli
itinerari di fuga. Come per il piccolo protagonista dei “Quattrocento colpi” di
François Truffaut che, finalmente arrivato al mare tanto desiderato e mai
visto, torna indietro e guarda sconsolato gli spettatori.
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