pag. 384 – prezzo 16,90€
Sinossi: Il suo nome
esprime allegria, invece agli occhi degli altri Gioia non potrebbe essere più
diversa. A diciassette anni, a scuola si sente come un’estranea per i suoi
compagni. Perché lei non è come loro. Non le interessano le mode, l’appartenere
a un gruppo, le feste. Ma ha una passione speciale che la rende felice:
collezionare parole intraducibili di tutte le lingue del mondo, come cwtch, che
in gallese indica non un semplice abbraccio, ma un abbraccio affettuoso che
diventa un luogo sicuro. Gioia non ne hai mai parlato con nessuno. Nessuno
potrebbe capire.
Fino a quando una notte, in fuga dall’ennesima lite dei
genitori, incontra un ragazzo che dice di chiamarsi Lo. Nascosto dal cappuccio
della felpa, gioca da solo a freccette in un bar chiuso. A mano a mano che i
due chiacchierano, Gioia, per la prima volta, sente che qualcuno è in grado di
comprendere il suo mondo. Per la prima volta non è sola. E quando i loro
incontri diventano più attesi e intensi, l’amore scoppia senza preavviso. Senza
che Gioia abbia il tempo di dare un nome a quella strana sensazione che prova.
Ma la felicità a volte può durare un solo attimo. Lo
scompare, e Gioia non sa dove cercarlo. Perché Lo nasconde un segreto. Un
segreto che solamente lei può scoprire. Solamente Gioia può capire gli indizi
che lui ha lasciato. E per seguirli deve imparare che il verbo amare è una
parola che racchiude mille e mille significati diversi.
Ci sono storie capaci di toccare le emozioni più profonde:
Eppure cadiamo felici è una di quelle. Enrico Galiano insegna lettere ed è
stato nominato nella lista dei migliori cento professori d’Italia. I giovani lo
adorano perché è in grado di dare loro una voce. Grazie al suo modo non
convenzionale di insegnare, in breve tempo è diventato anche un vero fenomeno
della rete: ogni giorno i suoi post su Facebook e i suoi video raggiungono
milioni di visualizzazioni. Un romanzo su quel momento in cui il mondo ti
sembra un nemico, ma basta appoggiare la testa su una spalla pronta a
sorreggere, perché le emozioni non facciano più paura.
L’autore: Enrico Galiano è nato a Pordenone nel 1977.
Insegnante in una scuola di periferia, ha creato la webserie Cose da prof, che
ha superato i dieci milioni di visualizzazioni su Facebook. Ha dato il via al
movimento dei #poeteppisti, flashmob di studenti che imbrattano le città di
poesie. Nel 2015 è stato inserito nella lista dei 100 migliori insegnanti
d’Italia dal sito Masterprof.it. Il segreto di un buon insegnante per lui è:
«Non ti ascoltano, se tu per primo non li ascolti». Ogni tanto prende la sua
bicicletta e se ne va in giro per l’Europa con uno zaino, una penna e tanta
voglia di stupore.
pag. 220 – prezzo 16,60€
Sinossi: L’estate è la stagione della libertà, dei sorrisi e
del profumo di salsedine. Ma per Giulia e Lorenzo quest’anno tutto è diverso.
Sono costretti a trascorrere due lunghi mesi in Basilicata, la terra d’origine
della madre. Una terra lontanissima da loro, cresciuti al Nord. Una terra di
cui non hanno ricordi, perché da quando erano piccolissimi non ci sono più tornati.
Una terra dove c’è una famiglia di cui non sanno nulla. I due ragazzi
preferirebbero essere da qualsiasi altra parte invece che con quei nonni così
all’antica, quelle zie troppo amorevoli, quei cugini che pur essendo coetanei
sembrano distanti anni luce da loro. Eppure giorno dopo giorno scoprono la
magia di un posto dove sembra che il tempo si sia fermato. Dove lo stare a
tavola insieme vuol dire prendersi cura l’uno dell’altro. Dove l’amicizia è un
valore importante. Ma anche lì, in quei luoghi che profumano di liquirizia
selvatica, ci sono dolori che non si ha il coraggio di portare in superficie.
Ci sono segreti che raccontano di un amore che ha diviso una famiglia. Che ha
diviso tre sorelle per troppo tempo.
Ora Lorenzo e Giulia sono pronti a rompere quell’equilibrio
di bugie e segreti, sono pronti a farle riavvicinare. Perché non esiste mai una
sola verità. Perché dopo mille estati malinconiche arriva sempre un’estate in
cui si diventa adulti per davvero. Un’estate in cui si riavvolge il filo di ciò
che si credeva perduto per sempre in silenzi e malintesi. Un’estate in cui ci
si innamora, in cui i ricordi non fanno più male. L’estate più bella della
propria vita.
Francesca Barra torna alle atmosfere che l’hanno fatta amare
dai lettori: la Basilicata e i legami familiari. Dopo il grande successo di
Verrà il vento e ti parlerà di me e Il mare nasconde le stelle, un nuovo
attesissimo romanzo indimenticabile. La storia di amori e amicizie che
permettono agli adolescenti di diventare adulti felici. La storia di tre
sorelle e la difficoltà di un unione così forte e innata. La storia di
un’estate che ha perso il suo velo di nostalgia per diventare quel momento in
cui ogni cosa torna al suo giusto posto.
L’autrice: Francesca Barra, giornalista e conduttrice radio
e tv, è nata a Policoro, in Basilicata.
pag. 255 – prezzo 18€
Sinossi: I nonni di J.D. sono sporchi, poveri e innamorati quando
emigrano giovanissimi dalle regioni dei monti Appalachi verso l’Ohio nella
speranza di una vita migliore. Ma quel sogno di benessere e riscatto è solo
sfiorato, perché prima di diventare uomo il loro nipote lotterà a lungo con la
miseria e la violenza domestica: una madre tossicodipendente, patrigni
nullafacenti che si susseguono uno dopo l’altro, vicini di casa alcolisti
capaci solamente di sopravvivere con i sussidi e lamentarsi del governo, in una
regione in cui i tassi di disoccupazione sono sempre più alti e l’abbandono
scolastico è alle stelle. Eppure quella che J.D. Vance racconta senza
indulgenza ma con un amorevole orgoglio di appartenenza non è l’eccezione ma è
la storia, in filigrana, di un Paese intero, di quel proletariato bianco degli Stati
Uniti che nelle recenti elezioni presidenziali ha espresso la sua frustrazione
portando alla vittoria Donald Trump.
Elegia americana celebra un’America silenziosa e dà voce a
quella classe operaia dei bianchi degli Stati Uniti più profondi che un tempo
riempiva le chiese, coltivava le terre e faceva funzionare le industrie. Quel
mondo non c’è più, al suo posto solo ruggine e rabbia. E J.D. Vance diventa
così il cantore, brutale e appassionato, dell’implosione di un modello, di
un’idea. Di un sogno che è stato a lungo anche il nostro.
L’autore: J.D. Vance è cresciuto tra Middletown, in Ohio, e
Jackson, in Kentucky. Arruolatosi nei Marines dopo il diploma, ha prestato
servizio in Iraq. Laureatosi in legge a Yale, lavora attualmente nella Silicon
Valley. Vive a San Francisco con sua moglie e due cani.
pag. 336 – prezzo 17,90€
Sinossi: Effia è nata in una notte di fuoco. Le fiamme dal
bosco si sviluppano veloci senza sosta, travolgendo ogni cosa al loro
passaggio. Ma lei, più forte, è sopravvissuta. Nonostante sua madre sia stata
costretta a fuggire lontano da lei.
Pochi anni dopo, in un villaggio vicino, nasce Esi. Amata e
protetta dalla sua famiglia, cresce felice fino al giorno in cui tutto cambia
all’improvviso.
Due donne e un legame indistruttibile. Perché Effia ed Esi
sono sorelle. Ma non lo sanno. E non lo sapranno mai. Non sapranno mai che
quella collana che entrambe portano è l’unica cosa che rimane loro della madre:
un ciondolo di pietra nera che luccica come se fosse ricoperto di polvere
d’oro. Un ciondolo in grado di dare conforto e speranza. Il destino le trascina
distanti l’una dall’altra. Effia sposa un governatore inglese, Esi è venduta
come schiava negli Stati Uniti.
Eppure quello che le unisce va oltre il tempo, le distanze,
le curve della vita. E generazione dopo generazione, decennio dopo decennio,
quest’eredità fatta di opposti viene accolta da due ragazzi: Marcus e Marjorie.
Non sanno nulla del loro passato, le loro origini si perdono in vecchi racconti
e leggende. Non sanno che hanno il compito di riannodare quel filo spezzato
anni e anni prima. Ma sanno che senza radici non si può costruire nessun
futuro. Bisogna sapere da dove si viene per ritrovare sé stessi. Insieme sono
pronti a farlo. Perché il ciondolo di pietra nera che Marjorie possiede, con
Marcus accanto, vibra sulla pelle come se volesse raccontare una storia. Una
storia che sepolta freme per tornare alla luce.
Un romanzo acclamato dalla stampa americana. Vincitore del
prestigioso John Leonard Prize e finalista del PEN American Literary Award, ha
subito scalato le classifiche del «New York Times» ed è stato venduto in tutto
il mondo. Yaa Gyasi si è conquistata un posto d’onore nel firmamento della
letteratura mondiale, facendo di Non dimenticare chi sei l’esordio dell’anno.
Una storia sulle infinite strade che può percorrere il destino. Una storia
sulla ricerca delle proprie radici. Una storia sull’amore che dà il coraggio di
trovare risposte. Perché il futuro nasce dal passato. E solo conoscendo le
nostre origini possiamo incamminarci verso il nuovo giorno.
L’autrice: Yaa Gyasi è nata nel Ghana ed è cresciuta negli
Stati Uniti, in Alabama. Non dimenticare chi sei, il suo romanzo d’esordio,
pluripremiato negli Stati Uniti e pubblicato in tutto il mondo, l’ha proiettata
a soli 26 anni nel firmamento della letteratura.
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