pag. 400 –
prezzo 19€
Sinossi: Per
tutta la vita Yukiko ha convissuto con un terribile segreto: la mattina del 9
agosto del 1945, prima che su Nagasaki fosse lanciata la bomba, ha ucciso il
padre. In una lettera lasciata alla figlia dopo la morte confessa il crimine e
rivela di avere un fratellastro. Ben presto si scoprirà che non è solo Yukiko a
custodire segreti inconfessabili. I racconti personali si intrecciano con le
vicende storiche: la Seconda guerra mondiale in Giappone, i conflitti con la
Corea, il terremoto del 1923. Le generazioni si susseguono ed emerge un
ritratto lucido di una società, quella nipponica, piena di contraddizioni e
legata alle sue tradizioni. Sullo sfondo, la natura, presenza costante e discreta,
delicata ed elegante come la scrittura di Aki Shimazaki: il vento che accarezza
una guancia, le nuvole in un cielo afoso d’estate, le lucciole che volano sopra
un ruscello, il prato blu dei wasurenagusa, le camelie nel bosco a Nagasaki.
Frasi brevi, di raffinata semplicità, ora garbatamente poetiche, ora sensuali,
che affrontano drammi privati e universali e anche la storia più cupa finisce
per risolversi nella levità che Shimazaki ha saputo infondervi.
L’autrice: Aki Shimazaki è nata a Gifu, in
Giappone, nel 1954, ma vive a Montréal, in Canada, dal 1991. I suoi libri sono
tradotti in inglese, giapponese, serbo, tedesco, russo e ungherese. È autrice
della pentalogia Il peso dei segreti (Feltrinelli, 2016), con cui si è
aggiudicata il Prix du Gouverneur-Général nel 2005, di un secondo ciclo
romanzesco composto da quattro romanzi intitolato Au coeur du Yamato e nel 2015
ha dato inizio ha un terzo ciclo con Azami. Tra i suoi scrittori di riferimento
ci sono Margherite Duras, Osamu Dazai e Agota Kristof.
pag. 176 –
prezzo 15€
Sinossi: Napoli,
1952. Pablo Neruda è svegliato da un insistente bussare alla porta. Al poeta
viene notificato un decreto di espulsione dall’Italia firmato dal ministro
Scelba. Sarà accompagnato da due agenti a Roma per essere estradato in
Svizzera. Nella stazione della capitale, il poeta è atteso da una folla nella
quale si riconoscono i volti di Alberto Moravia, Elsa Morante, Renato Guttuso e
Carlo Levi. Intimano alla polizia di lasciarlo in libertà. In mezzo a quella
folla una donna, Matilde Urrutia, osserva e attende che si liberi anche il suo
amore per Pablo. Dopo il clamore del mondo che lo celebra e vuole che viva la
sua voce, la scena si sposta a Capri nella villa di Edwin Cerio, dove i due
amanti danno profondità e splendore a una passione segreta, sconvolgente e
imprevedibile. Vent’anni dopo, a Isla Negra, in Cile, durante il golpe di
Pinochet, altri militari bussano alla porta di Neruda e Matilde per minacciarne
la libertà.
Due
stagioni della vita di Pablo Neruda: la stagione dell’amore, delle speranze, di
un mondo che si trasforma, e la stagione del buio, della violenza, della morte.
Due
stagioni raccontate in prima persona dalla voce del poeta e dalla voce di
Matilde, due esistenze che raccontano la forza della vita e la grandezza dello
stare al mondo, l’incanto civile della parola contro i poteri che la vorrebbero
ottusa o distorta. Ruggero Cappuccio si insinua nella fisicità e nel mistero
dei suoi personaggi per rovesciarne come un guanto la grazia e infiammarne la
vitalissima esemplarità della memoria.
Un volo
incrociato di voci che raccontano la storia di uno dei più popolari poeti del
mondo, fra la leggenda dell’amore e la crudezza della Storia.
L’autore: Ruggero Cappuccio (Torre del Greco,
Napoli, 1964) è scrittore, drammaturgo e regista. Come autore di teatro
esordisce nel 1993 con Delirio Marginale (Premio Idi) e Il sorriso di San
Giovanni (Premio Ubu novità italiana 1997). Per la collana Classici del teatro
Einaudi pubblica Shakespea Re di Napoli (Premio Speciale Drammaturgia Europea
1995), Edipo a Colono (2001) e Le ultime sette parole di Caravaggio (2012). Per
il cinema e la televisione firma le regie di Lighea, Il sorriso dell’ultima
notte, Rien va e Paolo Borsellino Essendo Stato. È anche pubblicista sulle
pagine della cultura del quotidiano "Il Mattino". Con il romanzo La
notte dei due silenzi (Sellerio, 2007) è finalista al Premio Strega 2008. Per
Feltrinelli pubblica Fuoco su Napoli (2010; Premio Napoli 2011) e La prima luce
di Neruda (2016).
pag. 240 –
prezzo 15€
Sinossi: “Avremo
sempre Parigi,” dice Humphrey Bogart a Ingrid Bergman in Casablanca. È il
fascino della capitale francese, con il suo eterno romanticismo. Ma essere
all’altezza del mito non è facile. È ciò che imparano, loro malgrado, Guillaume
– guida turistica professionista e aspirante scrittore – e gli altri impiegati
dell’agenzia di viaggi i love paris, sull’orlo del fallimento. Il motivo? La
sindrome di Parigi, una sorta di depressione che colpisce i turisti stranieri
quando si accorgono che la città che avevano tanto idealizzato non corrisponde
alle loro aspettative. Parigi può essere un posto che fa paura e a volte i
parigini sono davvero scostanti, nessuno lo sa meglio di Guillaume, che nella
Ville Lumière ha visto i propri sogni spegnersi uno dopo l’altro. A salvarlo,
solo un gruppo ristretto di amici, tra cui la ribelle ed eccentrica Edie.
Quando la
ragazza annuncia di volersi trasferire a New York, a Guillaume crolla il mondo
addosso. Perché in quel momento, dopo anni di innocente complicità, scopre di
non poter vivere senza di lei, e non per questioni di amicizia. Ignara di
tutto, Edie decide di tentare un’estrema mossa per salvare i love paris prima
della partenza: convincere una celebre blogger giapponese che Parigi ha davvero
un cuore magico e pulsante, mettendo in scena per lei una vera e propria Vie en
rose. E per romanzare la realtà, quale complice migliore di Guillaume?
Mentre
l’impavido manipolo di amici trasforma la città in un teatro a cielo aperto,
Guillaume scoprirà che, così come un vecchio amico può ancora sorprenderci,
anche Parigi ha sempre qualche asso nella manica. E tra catastrofi ed epifanie
troverà infine ciò che tanti hanno solo sognato: il cuore di Parigi.
Una
piccola agenzia di viaggi in crisi. Un piano strampalato per tentare di
salvarla. Un eclettico gruppo di amici con una grande sfida: trovare il vero
cuore di Parigi.
“Guarda
cosa cerca la gente a Parigi,” mi dice Edie, e mi mostra la fotografia di due
innamorati che ridono in una brasserie. “Cercano la spensieratezza: una sorta
di impalpabile felicità, la convinzione di vivere al meglio. Non ha niente a
che vedere con i monumenti. Quelli sono la scenografia, lo sfondo per
incorniciare… un momento perfetto.”
L’autore: Caroline Vermalle (Piccardia, 1973) è
figlia di un pilota di caccia e di una bibliofila. Appassionata di viaggi,
cinema e avventura, ha studiato scienze cinematografiche e ha prodotto
documentari per la Bbc a Londra. Nel 2007 è tornata in Francia e, dopo aver
girato il mondo per quasi un anno insieme alla famiglia, si è stabilita a
Vendée, di fronte all’oceano Atlantico, per dedicarsi interamente alla
scrittura. I suoi romanzi sono stati tradotti con successo in Germania e in
Spagna. Feltrinelli ha pubblicato La felicità delle piccole cose (2014), Due
biglietti per la felicità (2015) e Due cuori a Parigi (2016).
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