Sinossi: Il mio nome è Sancho e sono un neurone della pancia. Eh sì, perché oltre al
cervello nella testa, esiste anche un secondo cervello che si trova appunto
nell'intestino. E io abito proprio lì, nella pancia di una tipa, un po'
nevrotica ma simpatica, che si chiama Margherita. Siamo più di cento milioni di
neuroni, quaggiù, e siamo noi che sentiamo, che intuiamo, che influenziamo le
decisioni del nostro collega lassù ai piani alti. Lui, il cervello cranico, ha
finto di essere l'unico con un po' di sale in zucca per centinaia di anni,
finché finalmente gli scienziati si sono accorti della nostra esistenza. E
sapete perché ci hanno messo tutto questo tempo? Perché gli scienziati sono
quasi tutti uomini. Le donne, di avere un cervello anche nella pancia, lo hanno
sempre saputo. Comunque, passo subito alla storia che mi hanno incaricato di
raccontarvi: è una storia d'amore e di danza (del ventre, naturalmente).
Romantica, e un pochino magica. E anche un po' da ridere, perché gli amori senza
risate sono amori incompleti.
L'autrice: Rossella Calabrò è autrice e blogger ("Il blog delle
Matrigne" per vanityfair.it e "Colibrì, il blog di libri di Rossella Calabrò").
Ha una rubrica, "L'identitic", sulla rivista Glamour, dove racconta con ironia
gli uomini e i loro tic. Tra i libri pubblicati: Di matrigna ce n'è
una sola (Sonzogno), Il tasto G e la
trilogia ironica best seller Cinquanta sbavature di
Gigio (Sperling&Kupfer), oltre a Perché le donne
sposano gli opossum? e Facebook per romantiche
(Emma Books).
Ama
moltissimo il pandoro, i gatti, dormire, leggere, giocare. Amerebbe tanto anche
la danza del ventre ma, diciamocelo, è proprio negata.
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